Europa Ore 7
Orbán fa saltare il V4 per Putin
Macron contro Biden sul macellaio Putin, Von der Leyen e Trudeau lanciano una colletta per i rifugiati ucraini e i leader una consultazione pubblica sull'energia. La Spagna strappa una piccola concessione sull'elettricità, il laburista Abela vince le elezioni a Malta e la Spd di Scholz strappa il Saarland alla Cdu
La deriva del primo ministro ungherese verso il capo del Cremlino, la sua politica pro Cina e la contestazione sempre più aperta della democrazia liberale e dello stato di diritto stanno compromettendo le relazioni con i suoi alleati storici nell'Unione europea
A una settimana dalle elezioni politiche in Ungheria, Viktor Orbán sembra sicuro di ottenere la quarta vittoria consecutiva e prolungare il suo lungo regno. Ma la deriva del primo ministro ungherese verso Vladimir Putin, la sua politica pro Cina e la contestazione sempre più aperta della democrazia liberale e dello stato di diritto stanno compromettendo le relazioni di Orbán con i suoi alleati storici nell'Unione europea. Il gruppo dei quattro di Visegrad (il V4 come viene chiamata l'alleanza informale tra Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia) si sta sfaldando.
Nel corso del 2021 i governi di Praga e Bratislava avevano preso le distanze da Budapest e Varsavia sullo stato di diritto. Tuttavia Orbán poteva ancora contare sulla relazione speciale con il premier polacco, Mateusz Morawiecki, e il Partito Legge e Giustizia (PiS) al governo in Polonia, grazie alla causa comune nel braccio di ferro comune contro Bruxelles nello stato di diritto. La guerra in Ucraina ha lasciato Orbán completamente isolato. Il veto dell'Ungheria alle sanzioni contro gas, petrolio e carbone e il rifiuto del premier ungherese di fornire e far transitare armi sul suo territorio hanno provocato una rottura difficilmente sanabile sia con la Polonia sia dentro il V4.
Venerdì è stata la ministra della Difesa della Repubblica ceca, Jana Černochová, ha sparare una salva politica contro Orbán annunciando il boicottaggio di una riunione del V4 in Ungheria per protestare contro le scelte del premier ungherese sull'Ucraina. “Non andrò personalmente in Ungheria per un incontro dei ministri della Difesa del V4 mercoledì e giovedì”, ha spiegato Černochová su Twitter. La ministra è esponente del Partito democratico civico di centrodestra (Ods), diretto dal primo ministro ceco, Petr Fiala, che aveva deciso di partecipare al viaggio in treno a Kiev per incontrare Volodymyr Zelensky organizzato da Morawiecki.
Černochová ha lasciato intendere che l'incontro del V4 è a fine di propaganda elettorale: “Hanno le elezioni la prossima settimana e non è giusto che io partecipi alla campagna lì. Ho sempre sostenuto il V4”, ma “mi dispiace molto che il petrolio russo a buon mercato sia più importante per i politici ungheresi del sangue ucraino”, ha detto Černochová. La scorsa settimana, Orbán ha annunciato il veto su un embargo dell'Ue su petrolio e carbone russi perché metterebbero “a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ungheria”.
Giovedì, come spiega Paola Peduzzi sul Foglio, era stato Zelensky ad attaccare direttamente Orbán durante il suo straordinario intervento al Consiglio europeo. Rivolgendosi ai capi di stato e di governo, il presidente ucraino ha ringraziato uno per uno ventisei stati membri dell'Ue per il sostegno più o meno intenso all'Ucraina di fronte all'aggressione di Putin. Poi è arrivato al ventisettesimo. “Ungheria, mi voglio fermare qui ed essere onesto. Una volta e per tutte. Tu devi decidere da solo con chi stai. Sei uno stato sovrano”, ha detto Zelensky rivolgendosi a Orbán. “Sono stato a Budapest. Adoro la tua città. L'ho visitata molte volte. E' bellissima e che accoglienza la gente. Avete avuto momenti tragici della nostra storia. Ho visitato il memoriale, le scarpe sulla riva del Danubio sulle uccisioni di massa”, ha detto Zelensky: “Ascolta Viktor, sai cosa succede a Mariupol? Per favore, se puoi, vai sulla riva del fiume. Guarda quelle scarpe. E vedrai come le uccisioni di massa possono accadere di nuovo. E' quello che fa la Russia oggi. Le stesse scarpe, A Mariupol, ci sono gli stessi esseri umani. Adulti e bambini, nonni e sono migliaia. E migliaia sono morti. E tu esiti a imporre sanzioni o no? Esiti a far passare delle armi? Esiti a fare commercio o meno? Non è tempo di esitare. E' tempo di decidere”, ha concluso Zelensky.
Orbán ieri ha reagito screditando il presidente ucraino. “Sono un giurista, che lavora con le conoscenze che ho raccolto nel mondo del diritto. Qualcuno che è un attore lavora con le conoscenze che ha raccolto come attore”, ha detto Orbán. L'opposizione in Ungheria ha reagito con un comunicato: “Secondo Orbán, Zelensky è un attore. Secondo noi, è uno statista. Secondo Orbán, lui è un giurista. Secondo noi è un ladro”. Il clima è quello di campagna elettorale.
Il candidato dell'opposizione Péter Márki-Zay, sta cercando di presentare il voto di domenica come un referendum tra Putin e l'Ue. Márki-Zay ha accusato il primo ministro di aver tradito gli ungheresi scegliendo Putin al posto dell'Ue e della Nato. “Non lasciate che l'Ungheria venga dirottata” dal suo percorso occidentale. “Il 3 aprile scegliamo l'Europa!”, ha detto Márki-Zay. Gli ultimi sondaggi, che risalgono a un mese fa, davano il Fidesz leggermente in testa sulla coalizione dell'opposizione. Ma, per come sono stati disegnati i collegi elettorali, Márki-Zay avrebbe bisogno di vincere con almeno 4 punti percentuali di vantaggio per ottenere la maggioranza assoluta dei deputati.
Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 28 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Macron contro Biden sul macellaio Putin - Il presidente americano, Joe Biden, aveva partecipato ai vertici di Nato, G7 e Ue per mostrare l'unità del fronte occidentale. Ma un paio di frasi di troppo di Biden durante la sua visita in Polonia sabato hanno provocato nuove fessure. Prima il presidente americano ha definito Vladimir Putin un "macellaio". Poi Biden ha detto che "questo uomo non può restare al potere" (costringendo anche la Casa Bianca a chiarire che l'obiettivo non è un cambio di regime). A Varsavia e in altre capitali dell'Europa orientale, Biden è stata applaudito. Ma nell'Europa occidentale le sue parole sono state accolte con grande freddezza. "Non utilizzerò questo tipo di espressioni perché continuo a discutere con il presidente Putin", ha detto Emmanuel Macron. "Non bisogna lanciarsi nell'escalation, né con le parole né nell'azione", ha detto Macron. Il presidente francese ha annunciato che nei prossimi giorni parlerà con Putin per cercare di convincerlo a dare il via libera a una missione umanitaria organizzata da Francia, Turchia e Grecia per evacuare Mariupol.
Von der Leyen e Trudeau lanciano una colletta per i rifugiati ucraini - La Commissione e il governo del Canada hanno annunciato sabato il lancio di una campagna mondiale per raccogliere fondi a favore delle persone che fuggono dall'invasione dell'Ucraina, in partenariato con l'organizzazione Global Citizen. L'obiettivo della campagna - battezzata "Agire per l'Ucraina" - è di mobilitare governi, istituzioni, artisti, imprese e cittadini privati. "L'Ue risponde ai bisogni di milioni di rifugiati che accoglie. E faremo ancora di più. Ma i bisogni sono talmente importanti" che serve "la solidarietà dei cittadini e dei governi del mondo intero", ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
I leader lanciano una consultazione pubblica sull'energia - I capi di stato e di governo venerdì hanno passato quasi otto ore a discutere di come rispondere all'aumento dei prezzi dell'energia. Tra scontri, minacce di alzarsi dal tavolo e mediazioni, alla fine è uscita una dichiarazione finale molto ambigua. Il Consiglio europeo ha dato mandato alla Commissione e ai ministri dell'energia di contattare con urgenza gli attori del settore energetico e “discutere, se e come, le opzioni di breve periodo presentate dalla Commissione (…) contribuiscano a ridurre il prezzo del gas e affrontare il suo effetto contagio sui mercati dell'elettricità”. Quali opzioni? Bonus ai consumatori, riduzioni fiscali, acquisti comuni, riduzione di accise e Iva, tetto ai prezzi, misure regolamentari. Le decisioni dovrebbero non dovrebbero arrivare prima di maggio. Come spieghiamo sul Foglio, uno degli ostacoli principali a una svolta sulle politiche dell'Ue sull'energia è la Germania. Il governo di Olaf Scholz vuole uscire dalla dipendenza dagli idrocarburi (“è irreversibile”, ha detto il cancelliere), ma teme la recessione e lo smantellamento dell'attuale mercato europeo dell'energia con i suoi incentivi per il Green deal. Nel dibattito a porte chiuse, Mario Draghi e Pedro Sánchez hanno espresso tutta la loro irritazione verso le posizioni di Germania e Paesi Bassi.
La Spagna strappa una piccola concessione sull'elettricità - Almeno al Consiglio europeo è stata raggiunta un'intesa sulla proposta della Commissione di stoccaggio di gas per l'inverno (80 per cento entro il primo novembre e 90 per cento dell'anno prossimo) e la possibilità di acquisti congiunti volontari (in particolare per il Gas naturale liquefatto). Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, tuttavia ha ottenuto una piccola concessione e una possibile eccezione per la penisola Iberica sul sistema del prezzo marginale che lega il prezzo dell'elettricità a quello del gas. Ma le condizioni sono talmente strette che non è detto che la Commissione accetti l'eccezione iberica. Lorenzo Consoli, storico giornalista della sala stampa dell'Ue, su Askanews ha tutti i dettagli della vittoria dimezzata di Sanchez.
Accordo sul nucleare molto vicino (o forse no) - Sabato l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ha detto che un'intesa con l'Iran per salvare l'accordo nucleare del 2015 è "molto vicino". "Spero sarà possibile", ha detto Borrell al Doha Forum, spiegando che l'intesa potrebbe essere "una questione di giorni". Ieri il vicesegretario generale del Servizio europeo di azione esterna, Enrique Mora, era a Teheran per incontrare il capo-negoziatore iraniano, Bagheri Kani, e cercare di chiudere gli ultimi dettagli. Nelle stesse ore, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, era in Israele per rassicurare il premier, Yair Lapid, che i due paesi "continueranno a lavorare insieme per impedire un Iran nucleare". Ed ecco che, sempre ieri, il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Hossein Amir-Abdollahian, in un successivo incontro ha detto a Mora che la mancanza di una decisione politica degli Stati Uniti sulla fine delle sanzioni rappresenta un ostacolo per l'intesa.
Il laburista Abela vince le elezioni a Malta - Il primo ministro maltese, Robert Abela, ieri ha rivendicato la vittoria per il suo Partito laburista nelle elezioni legislative a Malta. Il vantaggio sul partito nazionalista guidato da Bernard Grech sarebbe ulteriormente aumentato rispetto alle precedenti elezioni del 2017, malgrado i diversi scandali che hanno colpito il predecessore di Abela, Joseph Muscat, compreso l'assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia. I risultati definitivi sono attesi in mattinata. Davanti a una folla di migliaia di persone, Abela ha promesso "umiltà" alla guida del prossimo governo. Abela ha anche chiesto all'opposizione e ai suoi sostenitori di "lavorare insieme in spirito di unità nazionale per continuare a portare avanti il nostro paese".
La Spd di Scholz strappa il Saarland alla Cdu - La Spd di Olaf Scholz ieri ha trionfato nelle elezioni regionali del Saarland strappando questo Land al confine con la Francia alla Cdu per la prima volta in 23 anni. Secondo i risultati preliminari, la Spd ha ottenuto il 43,5 per cento dei voti, il 13,9 per cento in più di cinque anni fa, mentre la Cdu si è fermata al 28,5 per cento, 12,2 punti in meno rispetto al 2017. Tra gli altri partiti solo l'estrema destra di Alternativa per la Germania ha superato la soglia di sbarramento con il 5,7 per cento, mentre i Verdi e i liberali della Fdp non avrebbero superato il 5 per cento per pochi voti. Per Scholz è il primo successo dopo le elezioni federali di settembre. La perdita del Saarland è uno schiaffo enorme per il nuovo leader della Cdu, Friedrich Merz, e il premier uscente del Land, Tobias Hans, che dovrà lasciare il posto alla socialdemocratica, Anke Rehlinger.
Il calendario della settimana in Europa
Lunedì 28 marzo
– Consiglio straordinario Affari interno
– Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa a una cerimonia commemorativo dell'ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli
– Commissione: visita del commissario Gentiloni in Romania
– Commissione: visita del commissario Várhelyi in Tunisia
– Parlamento europeo: la presidente Metsola incontra il premier sloveno, Janez Jansa
– Parlamento europeo: audizione dell'Alto rappresentante Borrell davanti alla commissione Esteri
– Parlamento europeo: audizione della vicepresidente Vestager davanti alla commissione Occupazione e Affari sociali
– Parlamento europeo: audizioni dei commissari Sefcovic e Jourova davanti alla commissione Affari giuridici
– Eurostat: dati sull'impatto del Covid-19 sui servizi nel quarto trimestre del 2021; dati sui livelli del costo del lavoro nel 2021
Martedì 29 marzo
– Consiglio Sanità
– Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al Global Solutions Summit
– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell partecipa a un dibattito sulla nascita dell'Europa geopolitica organizzato dall'European Council on Foreign relations
– Commissione: il commissario Hahn riceve il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta
– Parlamento europeo: conferenza stampa di Axel Voss, relatore sulla legislazione sull'Intelligenza artificiale
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla tutela giurisdizionale effettiva e l'indipendenza dei tribunali in Polonia
– Corte dei conti dell'Ue: rapporto speciale sulla preparazione delle istituzioni dell'Ue sulla cybersicurezza
– Comitato economico e sociale: Primo forum della società civile sul commercio e lo sviluppo sostenibile
Mercoledì 30 marzo
– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
– Commissione: il vicepresidente Timmermans incontra il presidente e il direttore generale della Federazione delle imprese tedesche
– Commissione: la vicepresidente Jourová e il commissario Breton ricevono l'amministratore delegato di Google, Sundar Pichai
– Commissione: il commissario Gentiloni riceve riceve il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, e il presidente della supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria
– Commissione: visita della commissaria Urpilainen in Costa d'Avorio e Ghana
– Parlamento europeo: audizione di Fabio Panetta della Bce davanti alla commissione Affari economici
– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde a un evento della Banca centrale di Cipro
– Consiglio: riunione del Coreper
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza su un cartello nel mercato del trasporto aereo di merci
– Eurostat: dati sulle migrazioni e le popolazioni migranti nel 2020; dati sull'occupazione nel terzo trimestre del 2021; indicatori sulle competenze digitali nel 2021
Giovedì 31 marzo
– Parlamento europeo: conferenza dei presidenti
– Parlamento europeo: audizione del presidente della supervisione bancaria della Bce, Andrea Enria, davanti alla commissione Affari economici
– Parlamento europeo: webinar su "Guerra in Ucraina: disinformazione contro realtà"
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulle clausole abusive nei prestiti in moneta straniera in Ungheria; sentenza sull'acquisto di biglietti attraverso un intermediario online durante il Covid-19
– Eurostat: dati sulla disoccupazione a febbraio del 2022; indice dei prezzi agricoli nel 2021; dati sul trasporto aereo a luglio del 2021
Venerdì 1 aprile
– Vertice Ue-Cina
– Consiglio: riunione del Coreper
– Eurostat: stima flash dell'inflazione a marzo del 2022; dati sui permessi di costruzione nel quarto trimestre del 2021
Sabato 2 aprile
– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al Forum Ambrosetti di Cernobbio
– Commissione: il commissario Wojciechowski riceve il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini