Europa Ore 7
La generosa sorpresa di RepowerEu per l'Italia
Il Patto di stabilità sospeso per un altro anno, le acrobazie della Commissione sui pagamenti del gas russo e Erdogan blocca l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. La Commissione propone 9 miliardi per l'Ucraina
2,6 miliardi di sovvenzioni in più del Recovery fund per finanziare l'indipendenza energetica dalla Russia e la transizione climatica
L'Italia potrà beneficiare di alcune decine di migliaia di prestiti e di 2,6 miliardi di sovvenzioni in più del Recovery fund per finanziare la sua indipendenza energetica dalla Russia e la sua transizione climatica. E' questa la principale sorpresa contenuta nel pacchetto RepowerEu presentato ieri dalla Commissione di Ursula von der Leyen. Le proposte per ridurre la dipendenza dal gas russo e gestire una crisi in caso di interruzione totale delle forniture saranno discusse dai capi di stato e di governo nel Consiglio europeo del 30 e 31 maggio. Non tutto sarà approvato dagli stati membri, che sulle questioni energetiche appaiono molto divisi. Alcune proposte vanno nella direzione opposta del Green deal e rischiano di avere effetti controproducenti sulla transizione climatica. Ma bisogna riconoscere che la Commissione ha fatto uno sforzo di creatività e coraggio con le sue idee per finanziare RepowerEu. E, come spieghiamo sul Foglio, von der Leyen ha fatto un grosso favore finanziario all'Italia che con il suo elevato livello di debito ha margini fiscali limitati per investimenti e misure emergenziali.
RePowerEu è un piano ambizioso nato per rispondere alla minaccia di un'interruzione delle forniture di gas dalla Russia e all'impennata dei prezzi dell'energia. L'obiettivo è ridurre dei due terzi la dipendenza entro la fine dell'anno, per poi procedere a un'uscita totale entro il 2027. Le misure proposte dalla Commissione includono risparmio energetico, diversificazione delle fonti e accelerazione sulle rinnovabili per sostituire i combustibili fossili. Le importazioni di Gas naturale liquefatto giocano un ruolo centrale, così come l'aumento delle capacità dei gasdotti alternativi alla Russia. La Commissione propone anche la creazione di un meccanismo di acquisti comuni per negoziare e comprare gas su base volontaria. Tra le altre misure di RepoweEu ci sono l'obbligo di installare pannelli solari fotovoltaici su tutti i nuovi immobili pubblici e commerciali dal 2025 (per quelli residenziali dal 2029), l'obiettivo di raddoppiare le pompe di calore e la semplificazione delle procedure di autorizzazione per l'installazione di impianti eolici o solari. Il pacchetto include anche misure di emergenza da adottare in caso di taglio totale delle forniture, compresa la possibilità di introdurre un tetto al prezzo del gas. Come finanziare questo enorme sforzo?
Secondo la Commissione, per RepowerEu servono 210 miliardi di investimenti di qui al 2027. Von der Leyen ha annunciato uno stanziamento potenziale di 300 miliardi. La parte più consistente sono i prestiti non utilizzati del Recovery fund: 225 miliardi. Finora solo Italia, Polonia, Portogallo, Grecia, Cipro, Romania e Slovenia hanno deciso di chiedere i prestiti del Recovery fund. Molti paesi hanno deciso che non vi faranno ricorso, perché si finanziano sui mercati a tassi più bassi o simili a quelli dell'Ue o perché non vogliono sottoporsi alla condizionalità europea. Italia, Grecia e Romania avevano raggiunto il massimo di prestiti consentito. E' così la Commissione ha deciso di proporre di modificare il regolamento della Recovery and resilience facility per permettere di usare queste risorse che altrimenti rimarrebbero solo sulla carta. Quando l'emendamento entrerà in vigore, gli stati membri avranno 30 giorni per chiedere di usufruire dei prestiti a cui hanno diritto. Passata la scadenza, i 225 miliardi saranno ridistribuiti agli altri. L'ammontare per l'Italia è ancora sconosciuto, ma è prevedibile che sia significativo.
Nell'architettura finanziaria di RepowerEu c'è di più a favore dell'Italia. La Commissione vuole rimpolpare il Recovery fund con altri 20 miliardi in sovvenzioni da distribuire tra gli stati membri. Contrariamente ai prestiti, le sovvenzioni non dovranno essere rimborsate. La chiave di ripartizione della Recovery and resilience facility attribuisce all'Italia il 13 per cento: sono 2,6 miliardi di sovvenzioni in più che il governo di Mario Draghi avrà a sua disposizione per creare le condizioni necessarie a smettere di comprare il gas di Vladimir Putin. Gli stati membri potranno anche dirottare fondi della politica di coesione (26,9 miliardi) e della politica agricola comune (7,5 miliardi) per finanziare l'indipendenza energetica verso i loro piani nazionali di ripresa e resilienza.
Le scelte finanziarie della Commissione non piacciono a tutti. Durante la conferenza stampa di ieri per presentare RepowerEu, un giornalista olandese è stato particolarmente franco quando ha chiesto a Frans Timmermans: "In sostanza, gli italiani possono prendere in prestito il denaro olandese?". Il vicepresidente della Commissione ha risposto così: "Se alcuni paesi hanno le tasche piene o sono ricchi e non vogliono usare questi prestiti, perché non usarli per il bene pubblico europeo?". Ma anche uno dei pesi massimi del gruppo del Ppe al Parlamento europeo, il tedesco Peter Liese, ha espresso la sua contrarietà per la decisione di rimpolpare il Recovery fund con 20 miliardi di sovvenzioni. “Inaccettabile”, ha detto Liese.
Altre critiche a RepowerEu potrebbero venire dai governi più impegnati a favore del clima. Alcune misure avranno un impatto negativo sugli obiettivi del Green deal per far fronte all'emergenza del gas. I 20 miliardi di sovvenzioni saranno raccolti attraverso la vendita anticipata di permessi nel sistema di scambio di quote di emissioni Ets. In sostanza significa che sul mercato ci saranno più quote, abbassando il costo per chi inquina. Alcune regole del Recovery fund legate al Green deal, come il principio del "Do not significant harm" (“Non fare danni significativi all'ambiente”, ndr), verranno allentate per favorire gli investimenti su gas e petrolio. RepowerEu prevede anche risorse per ristrutturare le infrastrutture petrolifere: 800 milioni. La speranza della Commissione è che basti a convincere l'Ungheria a togliere il suo veto all'embargo sul petrolio russo.
Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di govedì 19 maggio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Il Patto di stabilità sospeso per un altro anno - A proposito di regali all'Italia, la Commissione ieri ha deciso di prorogare per un altro anno la clausola generale di salvaguardia con cui aveva sospeso l'applicazione delle regole su deficit e debito del Patto di stabilità e crescita nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19. La decisione verrà formalmente annunciata lunedì, quando Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni presenteranno il pacchetto di primavera del semestre europeo. Ma, secondo quanto ci è stato riferito, il collegio dei commissari ieri ha trovato un accordo per mantenere il Patto sospeso. Lunedì si riunisce anche l'Eurogruppo. Una fonte vicina ai ministri delle Finanze della zona euro ci ha spiegato che la sospensione del Patto di stabilità non sarà contestata dentro l'Eurogruppo. Ma attenzione: lunedì Gentiloni ha ricordato che l'Italia deve perseguire politiche fiscali prudenti, evitando altri scostamenti di bilancio.
Le acrobazie della Commissione sui pagamenti del gas russo - Ieri è stata un'altra giornata di acrobazie da parte della Commissione sulla controversia dei pagamenti delle forniture di gas dalla Russia, dopo che Eni e altre società hanno annunciato l'intenzione di adeguarsi al decreto firmato da Vladimir Putin il 31 marzo scorso. Interrogato su Eni durante una conferenza stampa, il vicepresidente Frans Timmermans ha ribadito che “pagare in rubli significa violare le sanzioni”. In un'altra conferenza stampa, pochi minuti, abbiamo posto la stessa domanda a Paolo Gentiloni, che ha risposto così: “Sappiamo che la quasi totalità delle compagnie europee ha contratti denominati in euro o in dollari. I pagamenti delle compagnie europee avvengono in euro o in dollari. E questo non costituisce una violazione delle sanzioni”. Tradotto: secondo Gentiloni, Eni paga in euro o dollari e, dunque, non viola le sanzioni. Peccato che la stessa Commissione negli scorsi giorni abbia sostenuto che il problema non sia tanto la valuta, ma usare il sistema indicato da Putin nel suo decreto di due conti, di cui uno in rubli.
La Finlandia si prepara al taglio del gas russo - La società finlandese Gasum è una delle poche che nell'Ue ha annunciato la sua intenzione di non adeguarsi al decreto di Putin sul pagamento delle forniture di gas e ora si prepara alla chiusura dei rubinetti. In un comunicato pubblicato ieri, Gasum ha detto di ritenere che "le importazioni di gas naturale dalla Russia potrebbero interrompersi questa settimana". C'è anche l'indicazione del giorno: "tardi venerdì 20 maggio oppure sabato 21 maggio". Gasum ha detto di non aver ricevuto informazioni al riguardo da Gazprom, ma che si sta preparando al taglio del gas con le autorità nazionali responsabili per le forniture di emergenza.
Erdogan blocca l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato – A proposito di Finlandia, oggi è giovedì e sul Foglio esce il nuovo numero della rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini spiegano quanto costa a Putin aver spinto Finlandia e Svezia nella Nato. C'è però un ostacolo: ieri la Turchia ha bloccato il via libera della Nato all'avvio dei negoziati. Appena ricevuta la domanda formale di ingresso, gli ambasciatori dell'Alleanza atlantica si sono riuniti per aprire le trattative sul protocollo di adesione di Finlandia e Svezia, che dovrebbero durare un paio di settimane. Ma l'ambasciatore turco non ha dato il suo assenso. E così il segretario generale, Jens Stoltenberg, è stato costretto ad annunciare che le consultazioni continuano. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha detto in Parlamento che vuole ottenere l'estradizione di 30 curdi che considera terroristi. “Non vuoi consegnare terroristi, ma vuoi entrare nella Nato. Non si può dire 'sì' a un'organizzazione di sicurezza che è sprovvista di sicurezza”, ha detto Erdogan. Il presidente americano, Joe Biden, ha assicurato il sostegno a Finlandia e Svezia. La chiave per risolvere lo stallo sta a Washington: al di là dei curdi, Erdogan vuole ottenere la fornitura di 40 F16 nuovi, la tecnologia per rinnovare altri F16 e l'assicurazione che la Turchia rientrerà nel programma degli F35.
La Commissione propone 9 miliardi per l'Ucraina - La Commissione ieri ha proposto l'erogazione all'Ucraina di un'assistenza macrofinanziaria supplementare sotto forma di prestiti fino a 9 miliardi di euro nel 2022, per contribuire al finanziamento delle spese sostenute dal governo di Volodymyr Zelensky. I pagamenti avverrebbero con rate a lunga scadenza e interessi agevolati grazie alla garanzia del bilancio dell'Ue. Gli Stati membri dovrebbero concordare di mettere a disposizione garanzie supplementari. E' prevista una quota di sovvenzioni a carico del bilancio dell'Ue, ma unicamente per coprire i pagamenti di interessi. La Commissione ha anche proposto di creare uno strumento finanziario per la ricostruzione di lungo periodo dell'Ucraina. Ribattezzato "RebuildUkraine", questo strumento dovrebbe permettere di concedere a Kyiv prestiti e sovvenzioni collegati a investimenti e riforme necessarie per allineare l'Ucraina all'Ue su stato di diritto, la lotta contro la corruzione, clima, ambiente e digitale. Secondo la Commissione, l'architettura di "RebuildUkraine" è sufficientemente flessibile per inglobare contributi aggiuntivi degli stati membri e dei paesi terzi.
Michel propone la Comunità geopolitica europea - Dopo la Confederazione europea di Enrico Letta e la Comunità politica europea di Emmanuel Macron, ieri è stato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a lanciare una proposta per associare l'Ue ai paesi che vorrebbero entrare, ma non potranno aderire per i prossimi anni. “Esiste una comunità geopolitica che si estende da Reykjavik a Bakou o Erevan, da Oslo ad Ankara”, ha detto Michel davanti al Comitato economico e sociale: “Sono fermamente convinto che dobbiamo dare a questo spazio geografico una realtà politico”. Secondo Michel “una Comunità geopolitica europea” dovrebbe avere l'obiettivo di “forgiare la convergenza e approfondire la cooperazione operativa per affrontare le sfide comuni” su pace, stabilità e sicurezza. I capi di stato e di governo dovrebbero “pilotare” il processo, riunendosi almeno due volte l'anno. La politica estera sarebbe “un settore maggiore di cooperazione”. Michel ha annunciato che la Comunità geopolitica europea sarà all'ordine del giorno del Consiglio europeo di giugno e che durante l'estate convocherà un vertice dei leader dei paesi che potrebbero diventarne membri. Sul Foglio spieghiamo che, dopo la Conferenza sul futuro dell'Europa, non si è mai vista tanta voglia di riformare l'Ue (e anche i trattati).
Sandu chiede lo status di candidato per far uscire la Moldava dal tunnel - Michel ha tenuto a specificare che la sua Comunità geopolitica europea sarebbe "particolarmente utile per i paesi che aspirano" a entrare nell'Ue. Tuttavia "non è una garanzia di essere un giorno membro dell'Ue", ha avvertito Michel. Il sospetto è che, come nel caso della Comunità politica europea di Macron, anche il progetto di Michel (molto simile) serva a rinviare le decisioni difficili sulla concessione dello status candidato dell'Ucraina, ma anche di Moldavia e Georgia. Ieri, davanti al Parlamento europeo, la presidente moldava, Maia Sandu, ha lanciato un chiaro appello: "Siamo consapevoli che le decisioni politiche devono essere prese a livello di Ue. Siamo anche consapevoli che non siano decisioni facili. Ma concedere lo status di candidato alla Moldavia è la decisione giusta. Apparteniamo all'Ue", ha detto Sandu: “Sarebbe una luce alla fine di un tunnel, in tempi così bui".
L'inflazione della zona euro stabile al 7,4 per cento in aprile - L'inflazione nella zona euro ad aprile è rimasta stabile al 7,4 per cento, lo stesso tasso registrato in marzo, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Per l'Ue a 27 il tasso di inflazione di aprile è salito al 8,1 per cento contro il 7,8 per cento di marzo. I paesi che hanno registrato l'inflazione più bassa sono Francia e Malta (entrambi 5,4 per cento), Finlandia (5,8 per cento) e Italia (6,3 per cento). Quelli che hanno l'inflazione più alta sono Estonia (19,1 per cento), Lituania (16,6 per cento) e Repubblica ceca (13,2 per cento).
Accade oggi in Europa
– Parlamento europeo: mini sessione plenaria (dibattiti sulla lotta contro l'impunità per i crimini di guerra in Ucraina, la solidarietà europea e la sicurezza energetica di fronte all'invasione della Russia)
– Parlamento europeo: la presidente Metsola a Padova per l'apertura dell'anno accademico
– Commissione: conferenza stampa del commissario Reynders sul Segnapunti dell'Ue sulla Giustizia
– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell incontra il premier della Georgia Garibashvili e il premier del Montenegro Abazovic
– Commissione: il vicepresidente Timmermans in Estonia
– Commissione: discorso del commissario Gentiloni all'evento "Impossible 2022" di Save the Children
– Commissione: il commissario Breton incontra il Presidente per gli Affari globali di Meta, Nick Clegg
– Commissione: la commissaria Kyriakides a Berlino partecipa alla riunione dei ministri della Sanità del G7
– Commissione: il commissario Sinkevičius a Ravenna incontra il ministro Enrico Giovannini
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla legislazione applicabile ai lavoratori Ryanair di stanza all'aeroporto di Bergamo;
– Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori del 13 e 14 aprile
– Banca centrale europea: la presidente Lagarde e Fabio Panetta partecipano alla riunione dei ministri delle Finanze e i banchieri centrali del G7 (fino a venerdì)
– Comitato economico e sociale: sessione plenaria
– Eurostat: dati sulla bilancia dei pagamenti a marzo del 2022; dati sulla produzione nel settore di costruzione a marzo del 2022; dati sulla sicurezza e l'immigrazione nel 2021
– Eurostat: pubblicazione sulla Demografia in Europa nel 2022
– Parlamento europeo: mini sessione plenaria (dibattiti sulla lotta contro l'impunità per i crimini di guerra in Ucraina, la solidarietà europea e la sicurezza energetica di fronte all'invasione della Russia)
– Parlamento europeo: la presidente Metsola a Padova per l'apertura dell'anno accademico
– Commissione: conferenza stampa del commissario Reynders sul Segnapunti dell'Ue sulla Giustizia
– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell incontra il premier della Georgia Garibashvili e il premier del Montenegro Abazovic
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– Commissione: il commissario Breton incontra il Presidente per gli Affari globali di Meta, Nick Clegg
– Commissione: la commissaria Kyriakides a Berlino partecipa alla riunione dei ministri della Sanità del G7
– Commissione: il commissario Sinkevičius a Ravenna incontra il ministro Enrico Giovannini
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla legislazione applicabile ai lavoratori Ryanair di stanza all'aeroporto di Bergamo;
– Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori del 13 e 14 aprile
– Banca centrale europea: la presidente Lagarde e Fabio Panetta partecipano alla riunione dei ministri delle Finanze e i banchieri centrali del G7 (fino a venerdì)
– Comitato economico e sociale: sessione plenaria
– Eurostat: dati sulla bilancia dei pagamenti a marzo del 2022; dati sulla produzione nel settore di costruzione a marzo del 2022; dati sulla sicurezza e l'immigrazione nel 2021
– Eurostat: pubblicazione sulla Demografia in Europa nel 2022