Mauricio Pinilla, più che macho un gattino

Simonetta Sciandivasci

Dopo una breve occhiata al suo curriculum, dubitiamo che Mauricio Pinilla, 31 anni domani e già tre eredi, meriti lo scettro che eravamo sul punto di donargli domenica, quando abbiamo assistito alla stupenda rovesciata con cui ha regalato la vittoria all’Atalanta contro il Cagliari.

    Dopo una breve occhiata al suo curriculum, dubitiamo che Mauricio Pinilla, 31 anni domani e già tre eredi, meriti lo scettro che eravamo sul punto di donargli domenica, quando abbiamo assistito alla stupenda rovesciata con cui ha regalato la vittoria all’Atalanta contro il Cagliari. Gli abbiamo visto gli addominali, mentre volava piano, di sguincio, come un cucchiaio sulla créme brulée e finalmente abbiamo capito cosa, per tutti gli anni Novanta, ha fatto sudare i maschietti davanti a Charlize Theron che, con un Martini Rosso in mano, scappava da un bavoso Onassis, mentre il vestitino le si scuciva di dosso passo dopo passo.


    Il gol in semirovesciata di Mauricio Pinilla contro il Cagliari (foto LaPresse)


    Prima di eleggerlo ispiratore ufficiale delle nostre auto-coccole fatte in casa per questa settimana, tuttavia, abbiamo voluto informarci sul suo conto. Certe di scoprire un novello Esteban Trueba, un audace arrogante, un malandrino vangatore di campi, ci siamo ritrovate davanti a un Teletubbies, che accompagna i figli a scuola, sa cucinare e, orrore supremo, viene definito dalla moglie il suo “quarto figlio” (ha sposato la reincarnazione di Ecuba o una che trasforma in figlio tutto quello che tocca?). Non basta? Ha addosso il tatuaggio del gol che ha sbagliato, centrando la traversa e sbattendo fuori il Cile dagli ultimi Mondiali, con sotto la scritta “A un centimetro dalla gloria”. Mauricio, se ti prestiamo gli artigli non è che poi tu li usi per graffiarti?