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E' il giorno di Bennett e Froome. Le buche che bloccano il Giro e l'ordinario disagio di chi pedala per Roma

Giovanni Battistuzzi

"Troppo pericoloso". I corridori ottengono la neutralizzazione della tappa. Ma buche e pericoli sono gli stessi che affrontano ogni giorno i ciclisti della Capitale. Quotidiano è la parola della Treccani al Giro101 vinto da Chris Froome

Roma. Hanno scalato e disceso, sprintato e attaccato, esultato e imprecato per tre settimane. Erano partiti in 176 da Gerusalemme, 176 uomini pedalanti alla ricerca di qualcosa. Chi la vittoria del Giro d'Italia, chi un successo di tappa, chi solo la possibilità di arrivare. C'era chi aveva in mente la classifica, chi il coraggio di una fuga, chi la consapevolezza di doversi fare il mazzo per agevolare il proprio capitano. Qualcuno si è perso per strada, sempre per impossibilità di continuare, perché finire un Giro d'Italia, indipendentemente da come è andato, è una medaglia al valore. Ne sa qualcosa Adam Hansen che ha attraversato un'Oceano per tutto questo e che a tutto questo si è talmente affezionato che è dalla Vuelta 2011 che non si perde una grande corsa di tre settimane, che è dal 2012 che le finisce tutte. In questi sei anni venti volte ha iniziato, venti volte è arrivato all'arrivo. Ha detto che gli bastano, ha detto che vuole prendersi una pausa e al Tour de France non ci sarà. L'aveva detto pure nove mesi fa, poi ha messo in saccoccia altri quasi settemila chilometri. Questo Giro l'ha chiuso al 61° posto, ha pedalato tre ore in più della maglia rosa. Ha detto che si è stancato molto e si è divertito altrettanto.

 

Oltre l'australiano hanno conquistato le strade di Roma in altri 150. Centocinquantuno storie a pedali, trecentodue ruote che hanno esplorato le strade di Roma, hanno sfiorato millenni di storia, pietre divenute simbolo di un paese, scorci fotografati da miliardi di persone ogni anno, foto che superano i continenti, che riempiono social e servizi di messaggistica. Ruote straordinarie perché guidate da uomini straordinari, ossia fuori dall'ordinario, capaci di rendere le loro biciclette dei fulmini che volano su colline, montagne e pianure, riuscendo a rendere ancora magnifico questo sport. Ruote che hanno riempito Roma per un giorno, anch'esso straordinario, perché una città piena di biciclette è un colpo d'occhio magnifico, il modo migliore per osservare la bellezza che sta tutt'attorno a queste pennellate di colore che si muovono per la Capitale. Oggi la più veloce è stata quella nera e verde di Sam Bennett, irlandese da volata della Bora-Hansgrohe, il più lesto a sorpassare lo striscione d'arrivo. Alle sue spalle quella ciclamino di Elia Viviani, che saluta con un piazzamento questo Giro che lo ha visto festeggiare quattro volte e che gli consegna la maglia della classifica a punti. Chris Froome invece ha messo in armadio la maglia rosa. Il Giro 101 è suo, primo inglese a trionfare in Italia, 

 

Ma in tutto questo extra-ordinario ci sono altre storie e altre vite che su di una biciclette ogni giorno si muovono sulle stesse strade che oggi hanno percorso i corridori. E sono altre storie e altre vite leggere che si trovano a pedalare tra le stesse buche, sugli stessi sampietrini, evitando tombini e voragini che solcano la pavimentazione di Roma. Quelle che hanno portato i girini a lamentarsi, a chiedere la neutralizzazione della tappa, perché così non si può correre, si mette a rischio l'incolumità degli atleti. Eppure chi in bici si muove ogni giorno per queste strade non ha strade chiuse al traffico e transenne che ne delimitano il passaggio. Chi pedala a Roma vive un quotidiano diverso, caotico, fatto di ostacoli da evitare mentre tutto attorno il traffico scorre, in assenza di regole civili. Un grande far west automobilistico.

  

Quotidiano. Dal vocabolario Treccani: agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa o avviene o ricorre tutti i giorni; b. fig. Abituale, usuale, e quindi normale, ordinario; c. Che si pubblica tutti i giorni. 2. s. m. a. Per ellissi di foglio, giornale, ecc., giornale che si pubblica tutti i giorni; b. non com. Con valore neutro, ciò che appartiene alla vita di tutti i giorni.

 

Loreto Valente, videomaker che dall'Abruzzo si è spostato nella Capitale, nei giorni scorsi si è fatto un giro per il circuito che i girini hanno percorso oggi. Un viaggio di 11,5 chilometri per Roma che racconta il punto di vista di chi pedala quotidianamente per le vie che Froome e compagnia hanno percorso oggi. Ed è un quotidiano difficile.

 

 

Un quotidiano che vivono anche gli atleti che in corsa sono protetti dalla chiusura delle strade al traffico, ma che mentre si allenano si ritrovano persi come tutti gli altri tra strade normali, attorniati da casse d'acciaio che si muovono veloci e rombanti e che molto spesso se ne fregano di chi su pochi centimetri di gomma scorre lento al loro fianco. La speranza è che i corridori alzino la voce, chiedano interventi e rispetto. La speranza è che chi era oggi davanti alla televisione o a bordo strada per guardare la tappa si renda conto che la macchina non è un diritto, è solo un mezzo di trasporto che come altri mezzi di trasporto si muovono su strade imperfette, rischiose, non protette.