Il volo di Eddy. Un romanzo (non) giallo
Il Tour de France è un racconto
Ventun tappe, ventun puntate di una storia che parte da una cameretta calda e attraversa la Francia. La Grande Boucle di Girodiruota
Appena il dottore gli disse cosa gli era successo capì immediatamente che quella sarebbe stata l'estate più brutta della sua vita. Una frattura al bacino e immobilità totale. A letto. Con quel caldo. E questo voleva dire una cosa soltanto: niente mare, quindi niente amici, quindi niente divertimento. Niente di niente.
Sbuffò, portò le mani dietro la testa è sbuffò ancora. Inveì contro il destino, contro lo skate e pure contro se stesso già che c'era. Lì nel suo letto, con il caldo che gli si appiccicava addosso e l'acqua che si era già scaldata sul comodino, s'era resoconto per la prima volta di quanto era stato scemo a fare quello che aveva fatto.
Il super salto. Già, stramaledetto super salto. Ma cosa poteva fare. Quel dannato del Teo aveva lanciato l'idea e alla Madda gli si erano illuminati gli occhi. Poteva tirarsi indietro. Giammai si era detto. E così quando quel dannato del Teo aveva preso la rincorsa per superare i dieci scalini della scuola e riatterrando era andato lungo e sghembo sino a toccare la fioriera scartavetrandosi un po' la coscia, non aveva saputo resistere. Mo' glielo faccio vedere io a quel maledetto, si disse.
Non andò a finire come aveva immaginato.
La rincorsa, i piedi sulla tavola, le gambe che si flettono, caricano, rilasciano. Le ruote che si staccano da terra, che prendono il volo, che si elevano nel vuoto. Ma un vuoto meno alto di quello che si aspettava, di quello necessario. E gli occhi della Madda che si aprivano, si pallavano, mentre le sue labbra diventavano smorfia e paura. Sentì un rumore sordo. Sentì un urlo. E un male boia. Sentì tante cose. E poi nulla.
E quando aprì gli occhi e vide quel bianco e quel verde acqua e tristezza si fece forza, si convinse che fosse tutto un sogno. Poi il dottore e tutto il resto. Dannato skate. Dannata estate.
L'unica speranza che gli rimaneva è che sua mamma non chiamasse quella brufolosa rompiballe dell'Antonia a badare a lui mentre lei era al lavoro.
L'avrebbe scoperto a breve.
Sarà davvero l'estate più brutta della sua vita?
Inizia oggi un racconto lungo 21 puntate e 23 giorni. Un racconto che parte da una camera calda e da una frattura recente e andrà altrove. E questo altrove è un altrove francese, ciclistico, giallo come il Tour de France 2019. Perché in quella camera la corsa che i corridori inizieranno oggi da Bruxelles e che si concluderà a Parigi domenica 28 luglio entrerà in qualche modo, attraverso racconti che con il ciclismo non hanno nulla a che fare, ma che al ciclismo sono legati in modo strettissimo.
Qui troverete, giorno dopo giorno, tappa dopo tappa, tutte le puntate del racconto. Buona lettura.