I grandi giornali ignorano le nuove intercettazioni relative all’inchiesta sul “caso Palamara” e sulle cosiddette nomine pilotate al Csm. Dopo aver denunciato le presunte “leggi bavaglio”, alla fine il bavaglio se lo sono messi da soli
Continua senza sosta la pubblicazione a puntate su alcuni giornali delle nuove intercettazioni relative all’inchiesta di Perugia sul “caso Palamara” e sulle cosiddette nomine pilotate al Consiglio superiore della magistratura. Anche stavolta, leggendo le conversazioni captate con il trojan inoculato nel telefono del pm romano, tutti hanno potuto riscoprire l’acqua calda, e cioè che dietro le nomine dei vertici degli uffici giudiziari si celano logiche correntizie e di carattere politico. Distorsioni che non coinvolgono certo il solo Palamara, bensì tutte le correnti togate, e che avrebbero dovuto essere affrontate molto tempo fa.
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