Quante pagine saranno? Dieci, o forse ventimila. Una montagna di atti giudiziari viene acquisita al processo d'appello di Palermo sulla Trattativa stato-mafia. È il principio dei vasi comunicanti applicato alla giustizia. Il fascicolo si arricchisce ogni volta di più delle carte di altri processi, celebrati a Palermo e altrove. Per la precisione a Reggio Calabria, dove è stato condannato all'ergastolo il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, quale mandante degli attentati, commessi fra il '93 e il '94, che costarono la vita ai brigadieri Antonio Fava e Vincenzo Garofalo. I piani di morte facevano parte, secondo l'accusa, di una più ampia strategia eversiva che comprendeva le stragi del '92 e '93.
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