La condanna è pesante, ma meno di quanto la procura della Repubblica avesse chiesto. Silvana Saguto, ex magistrato e potente presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, è stata condannata a 8 anni e 6 mesi di carcere. La richiesta dei pubblici ministeri era di 15 anni e 4 mesi. Secondo il tribunale, così emerge dalla lettura del dispositivo, non era però un'associazione a delinquere quella che gestiva in maniera illecita i procedimenti che riguardano il sequestro dei beni dei mafiosi e degli imprenditori sospettati di essere in combutta con Cosa Nostra. Hanno retto alcune ipotesi di corruzione, falso e abuso d'ufficio. Mentre altre non hanno passato il vaglio dei giudici. Un punto di equilibrio fra accusa e difesa quasi inevitabile di fronte a una mole impressionante di contestazioni. I capi di imputazione erano 73.
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