Strutture sovraffollate, difficoltà nel creare le basi per un reinserimento in società, "bella vita" e permessi premio. Edoardo Vigna e Marcello Bortolato spiegano perché l'idea che molti hanno delle galere non coincide con la realtà
“Sbattiamoli dentro e buttiamo via la chiave” o “lasciamoli marcire in carcere” sono solo due degli slogan di chi vorrebbe che la pena inflitta dallo stato ai condannati si limitasse a sostituire la vendetta privata. E “Vendetta pubblica” è appunto il titolo del libro edito da Laterza scritto da Edoardo Vigna, giornalista del Corriere della Sera da 25 anni e caporedattore, e Marcello Bortolato, magistrato che dal 2017 presiede il Tribunale di sorveglianza di Firenze, hanno scritto per scardinare i luoghi comuni sul carcere e sulle pene, a partire dai dati. "Quelli che dicono 'chiudiamoli dentro e buttiamo la chiave' sono gli stessi che pensano che si viva meglio dentro che fuori. E già questa è una contraddizione", spiega Edoardo Vigna.
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