Venticinque anni fa la mafia uccideva il piccolo Giuseppe Di Matteo. Era il 1996. Volevano zittire il padre Santino, divenuto collaboratore di giustizia, e se la presero con un bambino. Entro la fine del 2021, dopo venticinque anni di carcere, Giovanni Brusca finirà di scontare la pena. Colui che diede l’ordine di uccidere Giuseppe, dopo 779 giorni di prigionia, sarà di nuovo libero. Chissà se per la numerologia il 25 ha un significato particolare. Per chi ha amato Giuseppe gli anni passano, uno dopo l’altro, tutti uguali, tutti con lo stesso vuoto. Per Brusca, invece, l’anno appena iniziato segnerà l’inizio di una nuova vita fuori dal carcere.
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