"Davigo, svesta la toga e si comporti da imputato". Ecco l'audio del processo
Accusato di rivelazione di segreto di ufficio nella vicenda che vede al centro i verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria, l'ex magistrato si infervora, al punto che il giudice deve fermarlo
Difficile sfilarsi la toga, soprattutto se l'hai indossata per quarant'anni e se ti chiami Piercamillo Davigo: quello che non esistono innocenti ma "solo colpevoli che l'hanno fatta franca". E così, quando alla sbarra c'è lui, accusato di rivelazione di segreto di ufficio nella vicenda che vede al centro i verbali di Piero Amara sulla presunta loggia Ungheria, Davigo si infervora, al punto che il giudice deve fermarlo: "È difficile svestire la toga quando si è dall'altra parte, la inviterei a calarsi nella parte dell'imputato", dice Roberto Spanò all'ex collega.
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