la sentenza
La Corte costituzionale spazza via la fuffa No vax sul Covid
Per la Consulta le scelte del legislatore sull’obbligo vaccinale del personale sanitario non sono state irragionevoli, né sproporzionate. Abrignani: "Sarebbe stata una sorpresa il contrario"
La Corte costituzionale ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale per i sanitari contro il Covid-19. A renderlo noto è stato l’ufficio comunicazione e stampa della Corte, in attesa del deposito delle sentenze. La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa all’impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.
Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico. Dunque la sospensione dello stipendio ai dipendenti non vaccinati non è stata affatto censurata dalla Consulta. Che ha dunque spazzato in un colpo solo tutta la fuffa No vax che dal 2021 inonda il dibattito politico, social e sugli organi di informazione.
“Sinceramente credo che sarebbe stata una sorpresa il contrario”, dichiara al Foglio Sergio Abrignani, immunologo ed ex componente del Comitato tecnico scientifico, “perché i provvedimenti vennero presi alla luce delle migliori conoscenze scientifiche esistenti in quel momento. Il principio che è stato affermato è che per la più alta Corte che ci sia in Italia, la Corte costituzionale, le decisioni che vennero adottate erano giuste e proporzionate. Non c’è altro da commentare”.
E pensare che poche ore prima della decisione della Consulta la Lega, con il suo senatore Claudio Borghi, esultava: “Abbiamo presentato emendamento per cancellare le multe da obbligo vaccinale nel decreto 31 Ottobre ed è stato dichiarato ammissibile. Primo firmatario Massimiliano Romeo. Adesso la parola all’Aula”.
“Le scelte del legislatore sull’obbligo vaccinale del personale sanitario sono non irragionevoli, né sproporzionate. La destra se ne farà una ragione: la tutela della salute pubblica viene prima di tutto”, ha invece commentato su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
il decreto paesi sicuri