Nordio: Cospito resta al 41 bis
L'anarchico abruzzese, in sciopero della fame da più di cento giorni, è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano per motivi di salute. Il minisitro della Giustizia ha spiegato in Cdm che "ritiene di non revocare il regime" di carcere duro
L'anarchico abruzzese Alfredo Cospito, in sciopero della fame da più di cento giorni, è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano: in quello di Sassari rischiava la vita dopo gli oltre 40 chili persi e le condizioni di salute in continuo peggioramento. Cospito è ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata della struttura meneghina, dove sono destinati i detenuti affetti da gravi patologie. A Opera il suo stato di salute è stato valutato compatibile con la detenzione ma il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, ha anticipato che "non accetterà somministrazioni di cibo e continuerà sicuramente lo sciopero della fame".
"La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un'assoluta priorità", ha motivato il trasferimento il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ma l'uomo resta al 41 bis: nel comunicato diffuso dopo il consiglio dei ministri che ieri sera ha affrontato l'argomento - con l’informativa dei ministri degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia - si spiega che "per la parte di propria competenza", il ministro Nordio "ritiene di non revocare il regime di cui all'articolo 41 bis". L'istanza di rivedere la misura, avanzata dal legale di Cospito al Guardasigilli, sembra dunque destinata a non essere accolta, mentre c'è da attendere il 7 marzo (un mese prima del previsto ma tra oltre un mese) per l'esame della Cassazione sul ricorso presentato dallo stesso avvocato.