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la sentenza

Trattativa stato-mafia: confermata assoluzione per Dell'Utri, Mori, Subranni e De Donno

La Cassazione conferma le assoluzioni decise dalla corte d’assise di Palermo due anni fa. "Abbiamo dovuto aspettare 20 anni per la verità", ha commentato l'ex Ros De Donno

Il generale Mario Mori, il generale Antonio Subranni e l'ufficiale dei carabinieri Giuseppe De Donno sono stati definitivamente assolti nel processo sulla presunta trattativa tra stato e mafia. I giudici della sesta sezione penale della Cassazione hanno confermato le assoluzioni decise dalla corte d’assise di Palermo due anni fa, annullando senza rinvio la sentenza con la formula "per non aver commesso il fatto". Assoluzione definitiva anche per l'ex senatore Marcello Dell'Utri.

"Abbiamo dovuto aspettare 20 anni per la verità", ha commentato all'Adnkronos De Donno: "Ora questa sentenza ripaga di tante sofferenze e ingiuste umiliazioni".

"Sono parzialmente soddisfatto considerando che per 20 anni mi hanno tenuto sotto processo. Ero convinto di non avere fatto nulla, il mio mestiere lo conosco, so che se avessi sbagliato me ne sarei accorto", ha commentato uscendo dal tribunale il generale ex Ros Mario Mori.

Nell'ambito dello stesso processo, i giudici hanno anche dichiarato la prescrizione per il boss corleonese Leoluca Bagarella e per il medico Antonino Cinà. I giudici hanno riqualificato il reato di violenza e minaccia a un corpo politico dello stato nella forma del tentativo. Con la riqualificazione la fattispecie del reato è andata in prescrizione.

 

 

 

 

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