la sentenza
Claudio Foti assolto da tutte le accuse sui fatti di Bibbiano: "Quattro anni di gogna"
La Corte d'Appello di Bologna ribalta la sentenza di primo grado sullo psicoterapeuta: non ha commesso i reati di abuso d’ufficio e lesioni gravissime. “Hanno vinto la verità e la giustizia”, è il suo commento
Si ribalta la sentenza del caso Bibbiano. La Corte d’appello di Bologna ha assolto lo psicoterapeuta Claudio Foti dalle accuse di abuso d’ufficio e lesioni gravissime, per le quali era stato condannato in primo grado a quattro anni: per conoscere le motivazioni della Corte, bisognerà attendere fino a tre mesi.
Il caso risale al 27 giugno del 2019, quando il nome di Foti venne indicato assieme ad altre diciassette persone nell’inchiesta “Angeli e demoni” sui presunti affidi illeciti nella val d’Enza: secondo la procura che lo aveva in un primo momento dichiarato colpevole, Foti avrebbe praticato psicoterapia su una minore con “modalità suggestive”, radicando in lei “il convincimento di essere stata abusata sessualmente dal padre e dal socio” e causandole “disturbi depressivi”. Tutte accuse da cui ieri sera lo psicoterapeuta è stato assolto.
“Hanno vinto la verità e la giustizia, dopo quattro anni di gogna”, ha commentato Foti in un’intervista alla Stampa. “Tutto ciò che ho creato è andato distrutto, la politica ha delle responsabilità enormi, c’è chi ha giocato sulla mia pelle e, soprattutto, su quella di tanti bambini e delle loro famiglie”.