fuga da via arenula
Alberto Rizzo, capo di gabinetto del ministro Nordio, si è dimesso
Come anticipato dal Foglio, l'ex presidente del tribunale di Vicenza ha formalizzato la rinuncia al suo incarico ministeriale. A pesare l'attivismo della vice capo di gabinetto, Giusi Bartolozzi
Alberto Rizzo, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, si è dimesso. Come anticipato dal Foglio, gli scatoloni erano già pronti e si attendevano soltanto le dimissioni formali, giunte proprio oggi. L’ex presidente del tribunale di Vicenza, chiamato al ministero da Nordio nell’ottobre del 2022, ha formalizzato la rinuncia al suo incarico, firmando la richiesta di rientro in ruolo in magistratura. La domanda sarà accolta nel giro di due-quattro settimane dal Consiglio superiore della magistratura. Si chiude così un’esperienza di certo non esaltante per Rizzo.
Chiamato da Nordio a Via Arenula sull’onda degli ottimi risultati ottenuti in qualità di dirigente del tribunale vicentino, Rizzo si è ritrovato ben presto posto ai margini dei processi decisionali interni al ministero, schiacciato dall’attivismo della vice capo di gabinetto, Giusi Bartolozzi.
Nel corso del mesi quest’ultima ha accentrato tutte le decisioni più importanti che competono al ministero, bypassando in maniera sistematica i vertici degli uffici di diretta collaborazione del Guardasigilli, incluso Rizzo, cioè colui che avrebbe dovuto essere il suo superiore. Che ora, stanco della situazione, ha deciso di mollare.