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l'intervento

Così Nordio demolisce il fascicolo per la valutazione dei magistrati

Enrico Costa

Il governo ha deciso che nel fascicolo istituito con la riforma del Csm nel 2022 rientrieranno solo gli esiti "a campione". Un modo per far felice le correnti e l'Anm. Ci scrive il deputato di Azione

La riforma del Csm del 2022, approvata da un’amplissima maggioranza nella scorsa legislatura, ha istituito il ‘fascicolo per la valutazione del magistrato’, frutto di un mio emendamento. Un fascicolo che doveva contenere gli esiti dell’attività di ciascuna toga, dalle inchieste flop, alle sentenze ribaltate, fino gli arresti ingiusti, ma anche le performance ed i meriti di giudici e pm. Un’innovazione di portata storica perché oggi, pur essendo previsto dalla legge che le valutazioni di professionalità debbano tenere conto dell’esito degli atti del magistrato, questa analisi è inattuata, perché manca proprio quel fascicolo che racchiuda tutta l’attività. Risultato: tutti promossi in automatico, il 99,6% di valutazioni di professionalità hanno esito ‘positivo’.

 

Le proteste delle correnti contro l’istituzione del fascicolo furono veementi, addirittura ci fu uno sciopero deliberato dall’Anm. Temevano di perdere il controllo delle promozioni e degli avanzamenti di carriera, perché se tutti i magistrati sono sullo stesso piano, bravi o bravissimi, se non c’è una gradazione di merito, a decidere sono proprio le correnti. Con il “fascicolo” si potrà distinguere invece chi lavora bene e chi lavora meno bene, premiando chi lo merita, anche se non è organico alle correnti.

Per rendere effettivo il fascicolo mancava però un decreto attuativo della delega, che compete a questo Governo. Tutto mi sarei aspettato, tranne che proprio Carlo Nordio demolisse il fascicolo, facendo felice l’Anm e le correnti. Sono bastate due parole per mandare a monte il principio che anche il magistrato che sbaglia, paga. Le parole sono: “a campione”. 

Nordio, anziché scrivere che nel fascicolo ci sono tutti gli ESITI degli atti del magistrato, prevede che ci rientrino ESITI “A CAMPIONE”, così facendo ha reso la valutazione una farsa, esattamente come oggi. Aggiungo che anche le Commissioni Giustizia di Camera e Senato hanno messo in guardia il ministro da questa formulazione, ed hanno richiesto di inserire nel fascicolo tutti gli atti del magistrato e non solo quelli ‘a campione’. Fatica sprecata perché a via Arenula governano i magistrati fuori ruolo, che vedono il “fascicolo” come fumo negli occhi. A me resta solo la strada di denunciare questo scempio, questo dietrofront, questo favore alle correnti, questo non far pagare mai il magistrato che sbaglia. Ma forse sono stato io ad illudermi, perché Nordio è sempre un magistrato.

Enrico Costa è deputato di Azione