paradossi
Tra le toghe anti-Nordio anche il pm di Torino che violò la Costituzione
Anche il pm di Torino Gianfranco Colace ha preso parte alla protesta indetta dall’Anm contro la separazione delle carriere, brandendo la Costituzione. Proprio lui che è stato censurato dalla Corte costituzionale per aver intercettato illegalmente per tre anni il senatore Esposito
Anche il pm di Torino Gianfranco Colace ha preso parte sabato scorso alla protesta indetta dall’Anm contro la riforma Nordio, abbandonando la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario quando ha preso la parola il rappresentante del governo e brandendo la Costituzione a favor di telecamera.
E pensare che proprio l’operato di Colace nel dicembre 2023 è stato duramente censurato dalla Corte costituzionale: per tre anni infatti il pm ha fatto intercettare un imprenditore con l’unico scopo di accedere alle comunicazioni private di un parlamentare, l’allora senatore Stefano Esposito, senza mai chiedere l’autorizzazione al Senato, come previsto dalla Costituzione. Colace giunse persino a chiedere e a ottenere il rinvio a giudizio di Esposito.
Per questa palese violazione della Costituzione, Colace si ritrova oggi sotto procedimento disciplinare, mentre Esposito è stato prosciolto da ogni accusa, nel merito, dal tribunale di Roma a cui erano stati trasmessi gli atti. Chissà se prima di brandire la Costituzione, Colace l’avrà ripassata.