La festa dell'innovazione
Nordio: "Sull'abuso d'ufficio anche i sindaci Pd stanno con me"
"La riforma non incide minimamente sulla lotta alla corruzione, al contrario la potenzia. La separazione delle carriere si farà per ossequio agli elettori", dice il ministro della Giustizia all'evento del Foglio
"È abbastanza noto che il progetto di riforma della giustizia è pronto, c'è l'accordo politico: mi auguro che arrivi in Cosiglio dei ministri la prossima settimana", annuncia il ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Festa dell'Innovazione del Foglio. Ecco i principali punti su cui è intervenuto, nell'intervista di Simone Canettieri.
I rapporti nella maggioranza
"Le sensibilità culturali di una coalizione sono per definizione diverse. Però vorrei aggiungere che la sensibilità garantista è molto più trasversale di quanto possa sembrare".
La riforma della giustizia e l'abuso d'ufficio
"È abbastanza noto che il progetto di riforma della giustizia è pronto. C'è l'accordo politico, ma non voglio anticiparne i dettagli. Posso affermare sul mio onore che vi è stata una processione di sindaci, anche appartenenti al Pd, che ci hanno supplicato di abolire questo reato che crea la paura della firma ed espone gli amministratori a una serie di rischi di immagine, che rischiano poi di compromettere la loro carriera. E soprattutto compromettono l'accelerazione delle procedure amministrative e in definitiva si riverberano sui cittadini". A chi afferma che un eventuale intervento sull'abuso d'ufficio contrasti con le direttive europee, Nordio risponde: "È una stupidaggine colossale: c'è un sistema integrato per combattere la corruzione e gli amministratori infedeli. E per accelerare i processi".
Cronaca nera e intercettazioni
"Farei una summa divisio fra ciò che è lecito e ciò che non è lecito pubblicare. Quando il segreto viene violato è giusto intervenire in maniera repressiva e se l'intervento repressivo non funziona bisogna cambiare la legge. Va tutelata la riservatezza delle persone che vengono esposte alla delegittimazione dalla stampa. Già non si dovrebbero pubblicare le intercettazioni di due persone; ma se due persone parlano con un terzo, quel terzo è addirittura senza difesa. Però non darei mai la colpa ai colleghi giornalisti: la colpa non è di chi riceve i documenti, ma di chi glieli dà e non vigila abbastanza perché non vengano pubblicato".
Separazione delle carriere
"La separazione delle carriere è nel programma di Fratelli d'Italia, anche se tutti sanno che io non sono iscritto al partito di Giorgia Meloni. Si deve fare per ossequio agli elettori che ci hanno votato. Ma non funziona se non la collochi assieme ad altre modifiche come quella del Csm o della discrezionalità dell'azione penale, perché sono strutture di processi penali che sono completamente diverse. Ci sono una serie di contraddizioni nel nostro sistema giuridico complessivo e se tu non intervieni su questo punto non funziona nulla. Ma per fare queste riforme occorre una revisione costituzionale e i tempi sono più lunghi: però lo faremo".