Festa dell'Ottimismo

Piantedosi: "Da settimana prossima primi trasferimenti dei migranti nei centri in Albania"

Il ministro dell'Interno parla anche della sua ipotetica candidatura in Campania: "Mi lusinga ma no". E sul processo Open Arms: "E' la politica che ha portato quella vicenda in tribunale, non è colpa della magistratura"

"Con i centri in Albania contiamo di partire già dalla prossima settimana quando verranno portate realisticamente le prime persone. Non ci sarà alcuna cerimonia, andrò io più in là per una ricognizione e vedere come procedono le cose". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi parlando alla festa dell'Ottimismo del Foglio a Firenze. Intervistato da Simone Canettieri ha spiegato: "I centri che stiamo facendo lì sono analgohi a quelli che abbiamo realizzato sul territorio nazionale, Pordo Empedocle, Modica. Sono di contenimento leggero non sono dei Cpr, non c'è filo spinato, né nulla di tutto questo, c'è assistenza e soprattutto la possibilità di chiedere la protezione internazionale e avere una risposta nel giro di pochi giorni: quando riusciremo a perfezionare un sistema che in tempi rapidi dirà alle persone se sono ammissibili o se invece sono da riportare indietro probabilmente ci sarà un fattore di deterenza su chi non ha i requisiti per venire in Italia.

Piantedosi ha risposto anche alla domanda sulla sua possibile candidatura come governatore della Campania nel 2025 con il centrodestra. "Ho sempre detto che non è una cosa che credo si possa tagliare alla mia esperienza, non è per respingere un'ipotesi che, me ne compiaccio, si alimenta del fatto della mia possibilità teorica di poter svolgere quel ruolo". Una sfida con De Luca non sarebbe stata appassionante? "Crozza sarebbe stato contento", ha risposto con ironia il ministro.

Per quanto riguarda i rischi di una recrudescenza antisemita in Italia, anche dopo la manifestazione violenta della scorsa settimana a Roma il ministro ha detto: "Bisogna fare molta attenzione a frange estreme che possono attuare un antisemitismo in modo violento e riportarci ad altre epoche della storia".  Canettieri ha quindi chiesto al ministro se Pd, M5s, Avs, le opposizioni al governo, hanno sottovalutato la manifestazione dello scorso 5 ottobre che la Questura di Roma aveva vietato? "No, le opposizioni non hanno sottovalutato la potenzialità negative di quella manifestazione e infatti siamo riusciti a realizzare l'obiettivo che volevamo e cioè di disaggregare le partecipazioni a questa manifestazione e  creare dei meccanismi di isolamento di partecipanti violenti che come tali si sono manifestati, non c'erano sigle dell'opposizione presenti".

 

Il ministro ha anche parlato del processo Open Arms a Matteo Salvini. All'epoca dei fatti era lui il capo di gabinetto dell'allora titolare del Viminale. E' un processo politico? "E' un processo politico nei limiti e nei termini in cui si è portato davanti al giudice penale quella che era una posizione politica condivisibile o meno di un rappresentante del governo. Io non ritengo che da questo punto di vista l'anomalia di aver tradotto in un procedimento giudiziario una posizione politca sia attribuibile alla magistratura, perché quel  processo è stato consegnato alla giurisduzione ordinaria dal Senato, peraltro da gruppi parlamentari che in casi simili avevano adottato decisioni completamente diverse. Per sintetizzare: c'è una valenza politica nell'aver consegnato un ministro della repubblica a un processo, ma non è colpa della magistratura che fa il suo dovere, è stato consegnato dalla politica stessa". Non c'è un cortocircuito che però la Lega organizzi manifestazioni fuori dal tribunale di Palermo dove si celebra il processo? "Non è la prima volta che legittimamente ci sono delle manifestazioni in prossimità di luoghi dove avvengono processi che al di là dei meccanismi processuali hanno anche un valore simbolico e politico, ricordo quando ad esempio ci fu un sindaco famoso di un piccolo paese della Calabria che fu processato, altrettanto legittimamente ci furono manifestazioni da parte di appartenenti della politica di segno opposto che ritennero di andare a manifestare la loro solidarietà", ha risposto Piantedosi, ricordando il processo all'attuale europarlamentare di Avs Mimmo Lucano.