Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare qui dalle 11 di venerdì)
La pillola rossa? No, grazie - In “Matrix” è quella che svela il mondo come realmente è. Non ne abbiamo bisogno, ma l’idea ha attecchito: si accoppia con i deliri da social network e con i siti creati per smascherare complotti - di Mariarosa Mancuso
In latino sul set - Chi è Matteo Rovere, regista de “Il primo re” che non vuole essere solo regista e a 37 anni non si sente un enfant prodige - di Marianna Rizzini
Una chiesa in svendita - In Olanda il primate chiude la cattedrale. “La secolarizzazione ha espugnato il cattolicesimo”. Interviste - di Giulio Meotti
La saga delle Mitford Girls - Sei sorelle, élite e bizzarria inglesi: naziste, romanziere, in tailleur tra le galline. Immaginario da esportazione - di Michele Masneri
Eve Babitz, la ragazza che giocava a scacchi nuda con Duchamp - E’ stata un’edonista impenitente, la party girl per eccellenza, prima di diventare disegnatrice, fotografa, artista e infine scrittrice di culto. Con occhi adoranti sulla sua città. Due suoi libri ora anche in italiano - di Anselma Dell'Olio
Elsa, la storia di tutti - Quarantacinque anni fa usciva il grande romanzo della Morante. Il pubblico ne andò pazzo., l’élite lo rifiutò - di Simonetta Sciandivasci
Il trionfo e l’oblio - A lungo ignorata dopo una memorabile prima, riesumata con la Callas, torna a Roma “Anna Bolena”, dramma della gelosia alla corte dei Tudor - di Marina Valensise
Ma non è pornografia - La noia, l’attesa, la guerra. Il ritorno del romanzo di Gombrowicz, un’ode continua alla giovinezza, che però non salverà il mondo - di Micol Flammini
Nuovo Cinema Mancuso, una pagina con le recensioni di Mariarosa Mancuso delle ultime uscite nelle sale cinematografiche
Milano, hai rotto - La città modello: pulita, organizzata, incravattata. L’unica capace di salvare il paese dall’inferno dell’arretratezza. Ma è una retorica che ha stancato, quasi come quella del degrado di Roma - di Valeria Montebello