Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare qui dalle 11 di venerdì)
Le stelle cinesi d’Europa – Pirelli, Peugeot, Volvo, il porto del Pireo. Cosa è successo là dove è entrato il Dragone. Che ha mostrato grande potenza di fuoco, ma per ora s’è mosso con passi felpati. Appunti sulla nuova Via della Seta – di Stefano Cingolani
Ben detto, Topolino – Si porta molto come esempio per dare di stupido o farlocco all’avversario politico. Ma autori e lettori fedeli insorgono: non si spara sul fumetto – di David Allegranti
Il miracolo della normalità – La vita stravolta e non una parola di troppo (nell’èra delle parole a vanvera). Come ci salva Manuel Bortuzzo – di Marianna Rizzini
Il tradizionalista – Houellebecq dopo le ammucchiate, il nichilismo e il buddismo. Lo scrittore ci riprova con “la restaurazione cattolica più rigorosa” – di Giulio Meotti
Contro gli sguaiati – Li riconosceremo ovunque gli occhi di Jacinda Ardern dopo la strage in Nuova Zelanda, il suo sguardo che non nasconde sconcerto e dolore, ma proietta umanità e controllo. Quando la compostezza è un messaggio politico – di Paola Peduzzi
L’arte, la sfida e la maschera – Più vero del vero. Alla ricerca del falso assoluto – Il pittore che vuole dipingere il Vermeer mancante. Il collezionista che pensa di riscattarsi dagli insuccessi d’artista. Gli inganni e le bugie in Orson Welles e i quadri di Beltracchi nei musei. Fake, una mini antologia – di Ugo Nespolo
Chi vince veste – Emulazione simbolica: se si dominano i flussi finanziari, si detta legge anche nella moda e nello stile. Come nel Siglo de oro e poi a Versailles - di Fabiana Giacomotti
Racconto d’amore in purezza – Torna in libreria “Sonečka”, la poesia di Marina Cvetaeva che si fa prosa. Un commovente congedo del cuore – di Nadia Terranova
La danza di Magda – “Per Elisa”, il romanzo di Szabó bambina e dell’Ungheria, il cuore dolce della Mitteleuropa che abbiamo rimosso e che Orbán continua a negare – di Simonetta Sciandivasci
Nuovo Cinema Mancuso, una pagina con le recensioni di Mariarosa Mancuso delle ultime uscite nelle sale cinematografiche
Lezioni di cinema e politica – Andreotti fu l’artefice della rinascita dell’industria italiana del film. Con un controllo morbido e di ferro. I due film-intervista di Tatti Sanguineti, una lezione di metodo ai politici incapaci di oggi – di Maurizio Crippa