Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare qui dalle 11 di venerdì)
Brivido tedesco. L’industria dell’auto ha bisogno di una rivoluzione, il settore energetico di un’alternativa. Nel frattempo le banche sono travolte dagli scandali. Forse il modello Merkel ha fatto il suo tempo - di Stefano Cingolani
L’Uber perduta. Sembrava una bolla perfetta e invece l’alternativa ai taxi è diventato quasi il simbolo del male. Un libro ne racconta i segreti - di Michele Masneri
La nuova Metropolis. Turismo, bohème, ricchezza, amenità e servizi. Ma le città globali sono rimaste a corto di bambini - di Giulio Meotti
La vita è Bellanova. Abito, monaco, parole e piccolo romanzo di formazione del ministro ex bracciante, dai campi a D’Alema a Renzi (e oltre) - di Marianna Rizzini
Ora al Papeete c’è Er Faina. Il miglior prodotto del populismo da reality. La tv taglia e cuci che si fa con quel che si può, come i governi - di Andrea Minuz
Dopo i Viceré e i Gattopardi il grande romanzo dei Florio. Anche ne “I leoni di Sicilia” case, ville e palazzi diventano trame e lussuosa letteratura. Storia di una famiglia di imprenditori che rimpiazza con il commercio la decadenza della nobiltà - di Nadia Terranova
L’eleganza di un red carpet. Quant’è difficile farsi notare a Venezia, da quando il politicamente corretto è finito nel dress code - di Fabiana Giacomotti
La temeraria. Dalla guerra alla resistenza polacca, tra fughe e rinascite, l’irresistibile impresa di raccontare Luciana Frassati Gawronska - di Marina Valensise
Si fa presto a dire affanculo - Vent’anni di indie, molti dischi, un Sanremo, ora un libro. Vita, opere e rabbia degli Zen Circus - di Simonetta Sciandivasci
Nuovo Cinema Mancuso, una pagina con le recensioni di Mariarosa Mancuso delle ultime uscite nelle sale
Il primo degli europeisti. Con gli occhi puntati sui cantieri di Danzica, Lech Walesa ci porta in giro per la storia della Polonia a recuperare i fili persi dell’Europa, tra ricordi, un appello all’unità e un buffetto ai leader di oggi - di Micol Flammini