Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Il mio romanzo liberale. Considera il rinoceronte. Manifesto di libertà reale e sentimentale per migliorare il mondo un passo alla volta, restando connessi gli uni con gli altri. La sacra libertà di dibattito e la filosofia di Elizabeth Bennet - di Annalena Benini
Lo schiaffo di Anagni. Viaggio nel luogo della possibile salvezza contro il coronavirus. Da Oxford a Pomezia, fino alla provincia di Frosinone - di Marianna Rizzini
Stalin in cattedra. “È tornato lo spirito di Lysenko, la scienza serva dell’ideologia e l’università della paura”. Intervista al fisico americano Krauss - di Giulio Meotti
La Lega gotica. C’è una ragione storica dietro le resistenze di alcuni paesi all’ultimo Consiglio europeo. Quando l’Hansa contrastò il Sacro romano impero - di Stefano Cingolani
Le influencer del rinascimento. Da Simonetta Vespucci a Isabella d’Este, da secoli la bellezza è al servizio dell’arte, non il contrario - di Fabiana Giacomotti
Viaggio nella Silicon Valley - Ville, app e identità. È Il senso californiano del futuro. Il quartiere Mission, a San Francisco, è un laboratorio sociale a cielo aperto. Il problema abitativo, la speculazione, gli arricchiti della tecnologia e la nuova economia, tra bar e barbieri. Un libro in uscita - di Michele Masneri
La dittatura dell'io. La nostra vita online tra Facebook e psicoterapia, tra ego social e privato. Ma i romanzi ci libereranno - di Simonetta Sciandivasci
L’altro Achille. La sua vera battaglia non è con Ettore, ma con Odisseo. Due eroi con gli stessi sentimenti, ma che guardano alla vita in modo opposto - di Gaia Manzini
Arte a Venezia. Da Cartier-Bresson a Latrigue, non solo la grande fotografia del Novecento. La Laguna si riprende i suoi spazi e li trasforma in luoghi di riflessione - di Giuseppe Fantasia
Nuovo cinema Mancuso. Recensioni cinematografiche a cura di Mariarosa Mancuso
Nino, re di Napoli. “Sono un poeta che non sa parlare”, dice dall’alto dei suoi sessant’anni. “Ho vissuto sulla mia pelle un razzismo musicale ma le mie canzoni hanno conquistato milioni di fan”. Da Merola a Battiato. Intervista a Nino D’Angelo - di Francesco Palmieri