Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Le ragazze di Omero. Provate a ribaltare con le voci delle donne le grandi epopee finora narrate solamente dagli uomini. Scoprirete Penelope che parla delle ancelle impiccate da Ulisse e Frine che vince sull’imperatore - di Nadia Terranova
I figli del drago. La nobiltà delle arti marziali e l’orrendo pestaggio di Colleferro. Anche lo sport più duro nasce per fermare gli istinti di violenza - di Francesco Palmieri
La donna più protetta di Francia. “Vivo in una prigione ambulante, ma sono più libera di chi ne ha una in testa”. Intervista a Zineb El Rhazoui – di Giulio Meotti
Grandi opere al palo. Lassismo, burocrazia, inchieste giudiziarie. Quasi trecento progetti ci costano ma non si realizzano. Adesso arrivano i supercommissari – di Stefano Cingolani
Il fascino spento del borgo. L’estate autarchica tra isole e altri luoghi incontaminati. Colpa del lockdown, meglio le città inquinate – di Michele Masneri
Giudici, pm, eroi e nullafacenti. Chi lavora in tribunale? Il tempo perduto della giustizia. Tra lockdown e sezione feriale quasi cinque mesi di chiusura. I processi penali arretrati hanno superato la soglia di un milione e mezzo. Ma chi controlla le presenze nelle corti e soprattutto nelle procure? Nessuno – di Giuseppe Sottile
Enea, lo straniero. Prima di essere cantato da Virgilio, il suo mito aveva viaggiato per un millennio. Un nuovo saggio sulle trasformazioni degli eroi – di Annamaria Guadagni
Arrivano gli uomini cyborg. Prima però si passa dalla maialina di Elon Musk, e da una sconfinata letteratura di cervelli supertech – di Maurizio Stefanini
Caccia al tampone. Diario di un viaggio nel ginepraio burocratico dei test per il coronavirus. In Islanda ci vogliono venti minuti, ma in Italia qualcuno ci ha salvati – di Paolo Nori e Nicola Borghesi
Nuovo cinema Mancuso. Recensioni cinematografiche a cura di Mariarosa Mancuso
La versione di Calcutta. Da giovane talento dell’indie si è trasformato in cantautore, e vive ancora nel suo vecchio monolocale. Il lockdown, il politicamente scorretto, il capitalismo, l’amore. E poi: “I millennial non esistono” - di Simonetta Sciandivasci