Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì).
La crociata americana. Il cattolico Joe Biden entra alla Casa Bianca e scoppia la guerra fra i vescovi. Da una parte i nostalgici delle culture war, dall’altra i promotori dell’ospedale da campo bergogliano. In mezzo, il rischio di uno scisma - Matteo Matzuzzi
La storia non è finita. “Nella Guerra fredda sapevamo chi eravamo. Oggi l’occidente è tiepido”. Intervista al politologo Andrew Michta - Giulio Meotti
Ecco i resistenti. Dalle banche alle assicurazioni, dalla finanza alla manifattura. Altro che resilienza. Le aziende che crescono sono quelle che investono - Stefano Cingolani
Il sovrastante del Pd. Andrea Orlando non è solo un vice. È l’uomo di cui il segretario non può fare a meno. Ritratto di un protagonista della crisi - Carmelo Caruso
Madrid non esiste. Non ha monumenti né uno skyline riconoscibile. È brutta e paesana. Ma la capitale spagnola svela il cuore di un intero paese. Un libro - Guido De Franceschi
La ricerca di nuove strade. Fino a quando può resistere una società imprigionata dal virus? Bisogna trovare un equilibrio tra salute e libertà. Non bastano le ninfee di Luca Ricolfi per spiegare un fenomeno molto complesso. La metafora delle automobili e degli incidenti stradali - Gilberto Corbellini e Alberto Mingardi
Un uomo di lava e di miele. Storia, sentimenti ed epopea di Haroun Tazieff , il vulcanologo francese che sfidò il fuoco degli dèi - Francesca d'Aloja
Il pane di Edith. Era povera, scalza ed ebrea. Per questo nel villaggio “c’era chi salutava e chi no”. L’autobiografia di Bruck, scrittrice della verità e del ricordo - Sandra Petrignani
Napoli rinnegata. Offese e odi indomabili. Perché Enrico Caruso, il più grande tenore del primo Novecento, non mise più piede nel teatro della sua città - Francesco Palmieri
La banalità che ci incanta. Amanda Gorman, più dei suoi versi, ci piace perché rassicura, e non ci costringe a guardare come siamo diventati. La sua è un’autorevolezza che le deriva dal corpo, dalla voce, dalle mani. E’ la nuova capitana del mondo libero - Simonetta Sciandivasci
Nuovo cinema Mancuso. Una pagina dedicata al cinema con le recensioni di Mariarosa Mancuso