Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì)
Cristiani senza Cristo. Le chiese sono vuote oggi perché qualcosa si è spezzato più di mezzo secolo fa, quando erano stracolme. Una crisi profonda che non può essere risolta applicando ricette che poco hanno a che fare con il divino - di Matteo Matzuzzi
La tv dei format. Da “Lol - Chi ride è fuori” a “Masterchef” passando per il “GF”, l’arte di fare programmi. Parla Leonardo Pasquinelli, ad di Endemol - di Andrea Minuz
Il silenzio degli urlatori. Dal teatro alla politica. La triste agonia del movimento inventato da un comico. Grillo come Giannini, l’uomo qualunque - di Francesco Cundari
I chiacchieroni - “E’ una società satura di diritti e parole. Il ‘popolo adolescente’ post ’68 è inerme di fronte alle tragedie”. Parla Jean-Pierre Le Goff - di Giulio Meotti
La malvagità del bene. Il nuovo pamphlet di Walter Siti contro l’impegno, il consenso, le safe zone e l’intrattenimento salvifico. Una dichiarazione d’amore nei confronti della letteratura, che solo quando fa male può davvero essere utile - di Annalena Benini
Jean Seberg, una diva smarrita nel labirinto dei suoi amori. La relazione con Romain Gary, l’attivismo politico, e poi la caduta nell’inferno dei disturbi mentali. Così l’attrice simbolo della Nouvelle Vague divenne una vittima di manipolatori e violenti. E dell’Fbi - di Francesca d’Aloja
Più grandi di noi. Basta guardare la serie tv “Zero”, ascoltare l’ultimo disco di Madame, per capire che il languore della Generazione Z in realtà è solo nostro - di Simonetta Sciandivasci
Dalla Svezia con furore. Ritratto del re di Spotify, il primo miliardario europeo che ha fatto i soldi con internet e ora vuole comprarsi l’Arsenal - di Eugenio Cau
Col suono di poi. Evviva, torna la musica dal vivo. Un libro e il ricordo di un geniale direttore per capire quanto ci è mancata l’emozione dei concerti - di Roberto Raja
Nuovo Cinema Mancuso, una pagina di recensioni a cura di Mariarosa Mancuso
Te lo do io il teatro. La superstizione, i gatti, le chiusure, e tutte quelle parole oscure dietro al sipario. Margherita Palli, la più prestigiosa scenografa che abbiamo, racconta la sua vita passata tra Gae Aulenti e Luca Ronconi. E pure “Striscia la notizia” - di Michele Masneri