Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì)
Scrittori d’Italia. Politici, attori, cantanti, tutti alle prese con un libro. Possibilmente parlando di sé. E sperando che diventi qualcos’altro: se va bene un documentario o una serie tv. Se poi va male, c’è sempre il podcast. Un catalogo - di Michele Masneri
Povero fisco. Chi vuole più welfare, chi abolire la povertà e chi le diseguaglianze. Ma al centro ci sono sempre e solo le tasse. Storia breve di un ginepraio - di Michele Magno
Quelli che tornano sempre. Regola numero uno della politica italiana: chi è stato a Palazzo Chigi prima o poi vorrà riprendersi Palazzo Chigi - di Francesco Cundari
Il gran viveur. Georges Kiejman ha difeso Polanski, ha consigliato Mitterrand. A quasi novant’anni il penalista più famoso di Francia si racconta - di Marina Valensise
I demoni dello zar Putin. “Quando lo sentite citare Dostoevskij significa che sta per vendicarsi sull’occidente”. Parla Michel Eltchaninoff - di Giulio Meotti
Angeli o avvoltoi? Il gioco duro dei fondi sull’Italia. Ecco tutto ciò che hanno già conquistato nel Belpaese. Imprese ricche o da risanare, immobili di prestigio, società di calcio. Stanno pure per chiudere l’acquisizione delle Autostrade di Benetton - di Stefano Cingolani
Il rétro trionfa. Non chiamatelo vecchio. Il vintage è la memoria del nostro passato, la nostalgia di un oggetto o di un odore. Il piacere della rievocazione - di Gaia Manzini
Il nostro Mississippi. Viaggio dal Black Hawk Bridge, sul fiume simbolo del Midwest, fino al Ponte della Becca, nell’iconica Pianura padana - di Marco Ballestracci
O Uomini o topi. Gli squali nel Tamigi, i cinghiali a Roma, i capibara a Buenos Aires. La rivolta degli animali, per niente pacifica, è il nostro terrore letterario - di Maurizio Stefanini
Nuovo Cinema Mancuso. Una pagina di recensioni a cura di Mariarosa Mancuso
Chi cura le ferite di Kabul. Tutto ha inizio con l’incontro con Mahmoud, l’uomo sulla sedia a rotelle. La guerra civile, il ritorno dei talebani e la vita degli ultimi. A colloquio con Alberto Cairo, che ridà le gambe e le braccia agli afghani - di Francesca D'Aloja