Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì)
Un altro talk show è possibile. Contro il logorio della televisione moderna, tra risse e urlatori, l’antidoto è “Match”. Nel ruolo di giudice supremo lo scrittore più chic d’Italia, Alberto Arbasino. E poi due ospiti a duello, tra mostri sacri e avanguardia – di Michele Masneri
Le terre più ricche. Le guerre non si fanno più per il petrolio, ma per il litio e gli altri materiali tech. Ecco perché il Kazakistan fa gola a Russia e Cina - di Stefano Cingolani
Bye Bye duca di York. Losche frequentazioni e scandali. La regina scarica il suo figlio prediletto, Andrea. Cronaca di un disastro annunciato – di Cristina Marconi
Tutti reietti. Da stupratori come Koestler e Golding a razzisti come Borges e Whitman. Il catalogo dei grandi romanzieri che si vorrebbe cancellare subito – di Giulio Meotti
Nuovo dizionario Covid. Altro che cancel culture. Da “contatti” a “drive-in”, così la pandemia ha rovesciato il significato di molte parole – di Saverio Raimondo
Tempeste e intrighi: i giorni infelici del Quirinale. Dal “sedia-gate” di Gronchi alle ombre di colpo di stato ai tempi di Segni. Gli attacchi selvaggi a Giovanni Leone e Giorgio Napolitano preso di mira dai pm della Trattativa - di Francesco Cundari
I nuovi figli. Non solo preferiamo cani e gatti ai bambini, come ha detto il Papa. La “burocrazia del Bene” snatura il nostro rapporto con gli animali – di Francesco Palmieri
I fuochi segreti di Pasolini. L’epistolario sconfinato e le lettere alle donne della sua vita. Morante, Callas e l’amore seducente mai consumato – di Annamaria Guadagni
Il re Mida di Apple. Concretezza e diplomazia. Quando Tim Cook ha sostituito Steve Jobs tutti pensavano al fallimento. Oggi è il più grande manager del mondo – di Eugenio Cau
Nuovo Cinema Mancuso. Una pagina di recensioni a cura di Mariarosa Mancuso
La Dad non è tutta da buttare. La priorità di Draghi che “la scuola sia aperta in presenza” è sacrosanta. Ma non può essere solo uno spot retorico. La rivoluzione digitale dei prof. dello scorso anno ha portato anche molte novità che sarebbe sbagliato cancellare – di Maurizio Crippa