Georg Emil Libert, "Paesaggio con ragazzo seduto di fronte a un tumulo" (Wikipedia) 

Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana

Come tutti i weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale

Come tutti i weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì)


 

Cristo s’è fermato a Roma. Mai come in occasione dell’invasione russa dell’Ucraina le cose appaiono chiare su chi ha scatenato guerra e sofferenza.  Ma la cultura cattolica è entrata in crisi, richiamandosi a un pacifismo  ideologico e sterile - di Matteo Matzuzzi

 

Il freno tedesco. Tutte le esitazioni di Scholz prima di inviare armi a Kyiv. Il ruolo dei Verdi, il pasticcio del presidente Steinmeier e le zavorre filorusse - di Flaminia Bussotti

 

Quel che resta della diversità. Ricordate Enrico Berlinguer? L’autonomia da Mosca del vecchio Pci messa a dura prova dai putiniani di oggi - di Francesco Cundari

 

Calci alla storia. Le vicende di alcuni campioni sono un riflesso dei confini mobili in Europa centrale. I gol di Wilimowski e la partita della morte a Kyiv - di Marco Ballestracci

 

Sovranità, potere e tirannia. Il putinismo come malattia senile del totalitarismo. Fenomenologia dell’ultimo autocrate in guerra con la storia - di Michele Magno

 

La via dei despoti. Il potere si prende la rivincita a colpi di populismo, polarizzazione e post verità. A cosa puntano i nuovi autocrati secondo Moisés Naím - di Maurizio Stefanini

 

Il cielo nero della Russia. C’è un’intera biblioteca di scrittori a Mosca per i quali il futuro è immaginabile solo come un cupo Medioevo - di Siegmund Ginzberg

 

Lo zar Putin e l’orgia  del potere. L’Europa dalla Z alla Z. Za pobedu! Per la vittoria! Questo significa l’odioso simbolo sui carri armati russi. Ma quale vittoria per il Cremlino? La risposta è da cercare nella storia. Intanto la tensione nei Balcani cresce - di Stefano Cingolani

 

Le mani in tasca. Da baciare o da stringere, da concedere o da nascondere. Il virus ce le ha rese spaventose fino a non tirarle più fuori. Ed è un male - di Fabiana Giacomotti

 

Il giorno della disdetta. Netflix crolla e nemmeno le sue sorelle si sentono tanto bene: come sopravvivere alla “subscription economy” - di Michele Masneri

 

Giorgia e i suoi fratelli. Sono i colonnelli del primo partito nei sondaggi. Con la Capa hanno condiviso tutto, dirigono una forza che non conosce minoranze, mozioni, mugugni. Ma alla convention di Milano brillano le divisioni nel centrodestra - di Simone Canettieri

 

Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana scelti da Mariarosa Mancuso