Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana

Come tutti i weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale

Come tutti i weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 23 di venerdì)


L’infelicità dei liberal. Sondaggi, ricerche, teorie confermano quello che si sa da sempre. Essere di sinistra provoca la depressione. Farsi carico dei mali del mondo non aiuta, e quando il mondo vota in massa a destra, si va in terapia per capire cosa è andato storto – di Michele Masneri

 

Di rosa in rosa. Cadono come petali i nomi per i ministeri chiave. E’ finita l’èra delle roselline selvatiche, adesso la politica si prende la sua rivincita – di Stefano Cingolani

 

I fratelli son stanchi. La tv generalista insegue i social ma è sempre più in crisi. Eppure la politica ancora ripete le parole del Gf Vip – di Andrea Minuz

 

Gli intransigenti. Schmitt, Oakeshott, Strauss, Hayek: a questi pensatori la destra del ’900 deve la sua evoluzione. Il prossimo governo ne sarà all’altezza? – di Michele Magno

 

Così morì la sinistra tedesca. 1933: la socialdemocrazia aveva salvato il paese, ma gli elettori non le furono grati. Le divisioni di fronte a Hitler fecero il resto – di Siegmund Ginzberg

 

Nero su nero. Dopo i professionisti dell’antimafia, ecco i professionisti dell’antifascismo. Sciascia li aveva riconosciuti. Una scrittura eretica nel racconto del nipote – di Maria Pia Farinella

 

La chiesa del risveglio. “Cancel culture, green, pentimento: dal nostro vuoto è nata la nuova religione d’occidente”. Parla il filosofo Braunstein – di Giulio Meotti

 

I figli del disamore. Un catalogo delle rotture, da chi si ruba gli orologi a chi difende gli ex dalle malelingue. Nel caso Pezzi-Capotondi c’entra la stoffa spirituale – di Ginevra Leganza

 

Quelli che sul Titanic. Guerra e crisi, va bene, ma dopo la pandemia continueremo a fare festa finché non affondiamo. Lo dicono i numeri del lusso – di Fabiana Giacomotti

 

Un’attrazione fatale. Thomas Mann, i tedeschi e il fascino romantico della Russia. Non c’è solo la questione del gas: lo spirito della Germania è in bilico tra l’occidente illuminista e l’oriente delle leggende. L’indecisione sulla guerra in Ucraina spiegata dal percorso del grande scrittore – di Jeremy Cliffe

 

Il candidato rap. Egocentrico, messianico, contraddittorio. Kanye West presidente in America è l’ennesima provocazione, ma dopo Trump tutto è possibile – di Giulio Silvano

 

Le farfalle di Nabokov. Erano l’ispirazione per le sue ninfette a cominciare da “Mašen’ka”, il suo romanzo d’esordio oggi di nuovo in libreria – di Sandra Petrignani

 

Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e la Festa del Cinema di Roma raccontata da Mariarosa Mancuso