in edicola e in digitale
Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
Un caimano lungo trent’anni. Film, libri, scioperi, insulti, marce. Quel che resta dell’antiberlusconismo senza limitismo. Che ha segnato un’epoca – di Andrea Minuz
Milano è un’arte. Ecco la fiera MiArt e la nuova capitale del lusso europeo secondo “Les Echos”. Colloquio con Vincenzo De Bellis e Nicola Ricciardi – di Michele Masneri
Annalena racconta Annalena. Il nome che unisce due donne lontanissime, la lotta tra la paura del fuoco e il desiderio del fuoco (con la fissazione per i nasi). Nel nuovo libro di Annalena Benini, la scossa che dice: questo tu adesso lo scrivi. Un estratto
Spiriti d’oriente. Un abuso, un equivoco, propaganda. Il Dalai Lama non è più l’idolo di Hollywood. La repressione della Cina in Tibet, invece, è ancora lì – di Giulia Pompili
New York cerca casa. Così si supera la crisi abitativa: trasformando gli uffici vuoti in appartamenti. Chi sono i protagonisti della rinascita – di Marco Bardazzi
Cattivi & abbrutiti. Baby gang, pazzie al volante, insulti: siamo diventati più aggressivi. C’entra poco il post pandemia e molto la nostra immagine sui social – di Fabiana Giacomotti
Dante in camicia rossa. Fascista? Macché. Nei messaggi in codice tra Gramsci e Togliatti la ricerca di un profilo politico quasi partigiano – di Siegmund Ginzberg
Si svegliano le piazze. Miti, bandiere e mitomanie delle rivolte. L’occidente assediato dalle proteste. Dalla Francia a Israele, dalla Germania al Nord America. C’è la folla che insegue Montesquieu e quella che invoca Poujade. In Italia prevalgono le tentazioni di Landini – di Stefano Cingolani
Eroi per sempre. Con il nuovo film, la Francia si riappropria dei “Tre moschettieri”, la grande epica di Dumas che il cinema d’oltralpe snobbava da anni – di Maurizio Stefanini
L’inganno delle parole. Nathalie Sarraute scrittrice “difficile”? Ma con una sua pièce, Orsini e Branciaroli hanno fatto il tutto esaurito – di Sandra Petrignani
L’urlo delle viole. Il colore simbolo dell’omosessualità femminile lo si deve a lei, Renée Vivien, la “Saffo della Belle Époque”. Una nuova biografia – di Cettina Caliò
Il sesso non fa più ridere. Ma tutto il resto sì: agli spettacoli di stand-up comedy il pubblico si sbellica ancora, in barba alla correttezza – di Saverio Raimondo
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso