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Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
L’America senza Dio. La nazione che si credeva eletta da Dio si scopre sempre più indifferente al fenomeno religioso. Le chiese protestanti chiudono da un capo all’altro della mitica frontiera, pochi giovani dicono di avere fede in una “entità superiore” – di Matteo Matzuzzi
Gran Torrino. Addio Garbatella: ecco l’altra Roma sud di Giorgia Meloni. Con Gianbruno al centro commerciale sono i nuovi Totti e Ilary – di Michele Masneri e Andrea Minuz
L’antimafia di cenere e fango. La madre di tutti i teoremi fu l’accusa al giudice Carnevale. Poi la Trattativa. Processi senza regole e pentiti pataccari – di Giuseppe Sottile
Le Pen, ultimo atto. Riuscirà Jean-Marie, storico leader del Front national, a vedere la figlia Marine conquistare l’Eliseo? Storia scespiriana del clan – di Stefano Cingolani
L’Ucraina del North Dakota. Le aperture umanitarie cambiano il volto degli Stati Uniti, terra promessa anche per i rifugiati venezuelani – di Marco Bardazzi
Budella ed estasi. David Cronenberg, maestro del body horror, espone le Veneri di cera alla Fondazione Prada. L’inquietante abbraccio fra arte e anatomia – di Vittorio Bongiorno
Il corpo dei bambini. Nelle tribù, i figli erano proprietà dei genitori. Oggi, alla faccia del consenso, i social sono pieni di pupi ignari – di Ginevra Leganza
Né realismo né fantasie. Allo scrittore piace farlo strano. Da Lovecraft e Poe, passando per Tolkien e Lewis, Calvino e Calasso, fino ai contemporanei: la festa dell’immaginazione supera i confini dei generi e lo snobismo. Anche gli italiani partecipano – di Edoardo Rialti
I faraoni neri. Altro che Cleopatra pol. corr. La culla di grandi dinastie sta fra Egitto e Sudan: la Nubia, antico regno dell’oro che oggi fa gola alla Wagner – di Maurizio Stefanini
Il “meglio maestro” d’Italia. Pietro Perugino, 500 anni e non sentirli, in mostra a Perugia. Riscoperta tra “belle Madonne” e autoritratti – di Maurizio Crippa
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso