in edicola e in digitale
Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
Estate di liberazione. Prima la fine della scuola era uno sgomento, oggi è un sollievo un po’amaro. Addio registro elettronico che divora la libertà, addio infernali chat con delirio di controllo. Scusateci, ragazzi, e andate in vacanza - di Annalena Benini
Radici liberali. Un aggettivo che va oltre la politica, per descrivere la persona: altruista, tollerante, curiosa. La lezione del filosofo Michael Walzer – di Michele Magno
La decimazione dei giornali. Così Hitler mise a tacere la stampa ebraica tedesca: gli editori provarono a essere compiacenti, furono liquidati lo stesso – di Siegmund Ginzberg
Lo zar della Galizia. Ha vinto alle amministrative e ora insidia il governo dimissionario. Feijóo, leader dei popolari, è l’anti Sánchez – di Guido De Franceschi
La divina che divide. Gli unici fischi le arrivarono dagli italiani refrattari al cambiamento. Ma Cecilia Bartoli ha incantato il mondo. Cronache da Salisburgo – di Alberto Mattioli
Calvino in cinemascope. La fantasia forgiata nel buio delle sale, la passione per Hollywood e le sue dive. Il neorealismo? Troppo cerebrale – di Andrea Minuz
Quando non c'era altro mobile se non quello del grandissimo Aiazzone. Una storia italiana: il geometra dei sogni degli anni Ottanta e l’impresa di una Ikea nazionale. Gli spot martellanti, l’“Operazione Sposi”, l’esibizionismo. Fino al tragico incidente – di Michele Masneri
E riecco le sirene. Andersen e Disney, Tomasi di Lampedusa e “Rusalka”, alla Scala per la regia di Emma Dante. Il mito perfetto per la fluidità di oggi – di Fabiana Giacomotti
I queer della porta accanto. Le “family” di Murgia e Victoria Cabello sono la faccia italiana, spesso da commedia, di una realtà molto complessa – di Ginevra Leganza
Il poeta dei sospiri. Diego Valeri e il suo “crepuscolo”, modesto all’apparenza, ma dotato di sguardo acuto e musicalità. Un intreccio di versi con Guido Gozzano – di Cettina Caliò
L’Oscar ingabbiato. I nuovi criteri “inclusivi” per i film sono un assurdo burocratese pol. corr. e renderanno tutto ancora più noioso – di Mariarosa Mancuso
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso