in edicola e in digitale
Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
Brancaleone vien da Napoli. Si è costruito il monumento ai suoi libri. Epopea, imprese e miracoli di Gennaro Sangiuliano, onnipotente e onnipresente ministro della Cultura. Dalla ruota del pavone ai suoi inni per Fini, Berlusconi, Salvini e Meloni – di Carmelo Caruso
Di debito in debito. Quello mondiale ha raggiunto il suo massimo storico. L’allarme dell’Onu e le ricette per ridurlo, mentre gli stati continuano a spendere – di Stefano Cingolani
Gli irredimibili baschi. Sulla campagna elettorale di Sánchez pesano gli accordi con Bildu, il partito che raccoglie la sanguinosa eredità indipendentista – di Maria Pia Farinella
La pecora nera. Robert Kennedy jr. si lancia nelle primarie democratiche con slogan no vax, complottisti e antisemiti. La famiglia lo isola, ma lui ci crede – di Giulio Silvano
La lettera che cambiò il mondo. Un appello a Roosevelt per prevenire la bomba di Hitler: Einstein lo firmò quasi per caso. Fu l’inizio del Progetto Manhattan – di Massimiano Bucchi
Serao in numeri. “Scrivere, scrivere, scrivere”: la “Signora dei giornali” fu anche più prolifica di quanto raccontavano le biografie. Una mostra e un libro – di Francesco Palmieri
E la balena cantò a teatro. Un’avventura in tempo di Covid all’Opera House di Sydney e le distanze “cetacee” che abbiamo imparato a superare – di Damiano Michieletto
Il colore infido. In “Grigio”, il filosofo Peter Sloterdijk indaga la tinta trasformista per eccellenza, per sviluppare un’inattesa politica delle sfumature – di Mariano Croce
Una famiglia sulle punte. La saga dei Castellucci-Guidi, dall’avanguardia a Cesena negli anni 80 alla nuova generazione di ballerini e coreografi – di Marinella Guatterini
Quiroga, lo scrittore arrivato dalla fine del mondo. I primi traumi da bambino in Uruguay, la fuga da Parigi e Buenos Aires per coltivare un Eden nella foresta. I suoi racconti hanno fatto scuola, ma
il destino lo ha perseguitato fino al tragico epilogo – di Francesca d'Aloja
Carta da favola. Materiale scorrettissimo, refrattario a farsi sostituire dal digitale. Perché non rinunceremo mai a conservare libri, lettere, biglietti, pizzini – di Alberto Mattioli
Zorro dalle mille casacche. Alberto Veronesi, direttore d’orchestra bendato per “anticomunismo” ma candidato trasversale in politica - di Marianna Rizzini
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana, i dietro le quinte e lo sciopero degli attori raccontati da Mariarosa Mancuso