in edicola e in digitale
Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
Ite missa est. I giovani non sono atei, ma indifferenti al fatto religioso. Che Dio esista o meno, non è un loro problema. Ma come potrebbero trovare la fede in una Chiesa che, tra lotta ambientalista e umanitaria, offre quel che già dà loro il mondo? - di Matteo Matzuzzi
Un Mughini in più. L’importanza di chiamarsi Giampiero. L’uomo di cultura e il “Gf” non sono in contraddizione. Scandalo nella Repubblica delle Lettere – di Pierluigi Battista
Ballando e zoppicando. Il programma di Milly Carlucci è tornato per il diciottesimo anno di fila. Poco trash, un cast un po’ ingessato, fiato grosso, risse che durano oltre lo spazio di un sabato sera. Per tutto il resto c’è la clinica Villa Stuart – di Michele Masneri
Le due Spagne. Quelle del poeta Machado, quelle roventi di Sánchez e quelle di Leonor, la principessa che ha giurato come futura regina sulla Costituzione – di Maria Pia Farinella
La diva che sbagliava tutto. Maria Callas contro la stampa spregiudicata e il pubblico pregiudizievole. Storia di un suicidio mediatico – di Fabiana Giacomotti
La spia fragile. Ronen Bar è il capo dello Shin Bet che ha già una lettera di dimissioni nel cassetto. Storia delle sue notti, dai tempi del Café Baghdad al 7 ottobre – di Micol Flammini
La dolce vita dei terroristi. Hamas e Hezbollah hanno imparato dagli ipocriti mullah iraniani. Lusso e nomenclatura, la dura vita dei capi del jihad – di Giulio Meotti
Ostaggi e prigionieri: sono le armi sporche di ogni guerra. Di Giulio Cesare si disse che aveva più ostaggi che soldati. Merce di scambio dai greci a Machiavelli, dal Terzo Reich a Hamas. Ma a Gaza nessuno parla di prigionieri: perché non se ne fanno – di Siegmund Ginzberg
Venezia, o cara. Se la città non avesse il ponte, “l’Europa sarebbe un’isola”. Il fascino del retropalco della Fenice e il modello di sviluppo sostenibile che serve – di Damiano Michieletto
Dirigere Mozart in Siberia. Anima russa e icona pop: i molti estremi di un enfant terrible del podio. Teodor Currentzis in Italia con la sua Utopia – di Mario Leone
Di luce e di nero. La stella dell’arte Anselm Kiefer sull’antisemitismo che la Germania ha provato a nascondere, e il talento che dice di non avere. Intervista – di Cristina Marconi
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso