Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana

Questo fine settimana nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).

Non ci resta che Cortina. I quarant’anni di “Vacanze di Natale”, l’Italia che cambia, i ricchi vecchi e nuovi e la malinconia dei tempi che furono. E poi i nobili veri e finti, gli “Yuppies”, e tanti, tanti romani. Colloquio con Enrico Vanzina – di Michele Masneri

Il nuovo Saladino. Vent’anni di carcere, ha ucciso con le sue mani, cita Kafka, parla ebraico e ha studiato la psiche d’Israele. Sinwar, il capo di Hamas – di Giulio Meotti

L’antifascismo da loggione. L’alto grido alla Scala è l’ultimo episodio che scredita una storia gloriosa. L’Anpi senza partigiani, il libro di Eco, l’“allarme democratico”. De Gaulle, Fanfani, Craxi, Berlusconi sempre buoni da additare come eredi del regime – di Pierluigi Battista

Il Dio dei presepi. Com’è cambiata la rievocazione della Natività 800 anni dopo San Francesco. Ma il bisogno di immedesimarci è lo stesso – di Stefano Picciano

I tormenti della bomba nazista. Era Heisenberg il capo segreto degli scienziati del Reich? Gli indizi in un colloquio con il suo maestro Niels Bohr – di Roberto Volpi

Il colore ritrovato. Dopo il film di Paola Cortellesi è scoppiata le febbre del bianco e nero. Cinema e mostre fotografiche. Svettano Scianna, Scafidi, Minnella – di Valentina Bruschi

La vita sul pianeta Ming. La Cina è vicina? Non proprio. Viaggio fra grattacieli e draghi di cartapesta, collettivismo e gioia di vivere – di Annamaria Guadagni

Borsellino, la sua morte trasformata in una giostra giudiziaria. Un girotondo impazzito al quale hanno preso parte giudici, investigatori, pentiti, giornalisti e molti cavalieri della fuffa. Dodici dibattimenti, dodici sentenze, nessuna certezza – di Riccardo Lo Verso

Pane & TikTok. La coda chilometrica per una focaccia o una brioche, poi la foto con il gastronomo star. La rivincita dei lievitati viaggia sui social – di Giulio Silvano

Il gioco di cantare la morte. Contro una cronaca morbosa che ci getta nello sconforto e nella solitudine, la tragedia greca offre la sua catarsi. Un rito collettivo che ricuce i legami squarciati dal male radicale. Racconti dall’allestimento alla Scala di “Medea” - di Damiano Michieletto

Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana, le serie del momento e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso