in edicola e in digitale
Sabato e domenica nel Foglio. Cosa c'è negli inserti del fine settimana
Questo weekend nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale
Questo fine settimana nel giornale ci sono quattordici pagine di inserto culturale. Ecco cosa trovate in edicola (e potete scaricare anche qui dalle 22.30 di venerdì).
Il Papa che piaceva al mondo. Paladino per anni delle sinistre laiche green e woke che l’attendevano come il Messia che avrebbe scardinato la Chiesa di sempre, Francesco è divenuto sessista e il più grande degli omofobi. Cronaca di una folle illusione – di Matteo Matzuzzi
Al pride in silenzio. Non c’è musica, si marcia senza grida e tra i volti degli ostaggi. Il primo diritto di Gerusalemme è la libertà di uscire dal tunnel di Hamas – di Micol Flammini
L’antimafia politicante. Da Orlando a Chinnici, i candidati alle europee che spolverano di perbenismo le liste. Dopo opportuni cambi di casacca – di Riccardo Lo Verso
Benetton, chi? Luciano, un addio che sembra una resa. La generazione dei fondatori lascia spazio a quella dei figli. Si ripeteranno le stesse divisioni? - di Stefano Cingolani
Memorie di un centrotavola. Passa di mano “Il Bolognese”, da 60 anni palcoscenico su Roma con uso di cucina. Ma non cambierà nulla – di Michele Masneri
Vai coi pregiudizi. No al woke, ma è vero che non ha più senso leggere oggi certi libri: il caso di “Trilby”, concentrato di stereotipi su donne ed ebrei – di Fabiana Giacomotti
Il quid ritrovato. La seconda vita di Angelino Alfano, ex ministro con il Cav., Letta e Renzi, e ora in affari in Italia e all’estero – di Marianna Rizzini
Kafka superstar. L’angoscia, certo, ma anche un lato solare, un figlio mai conosciuto e molti struggenti amori. E tuttavia una sola fedeltà: alla letteratura – di Sandra Petrignani
Ma Napoli non raddoppia. Dallo scudetto alla débâcle. Squadra e città si corrispondono, ondeggianti fra ottimismo illuminista e nevrosi passionale – di Francesco Palmieri
Tutti a parlare dell’apocalisse, ma i profeti di sventura non prevarranno. Catastrofi climatiche, epidemie e poi un terrore che sembrava dimenticato: l’olocausto nucleare. Ma già Susan Sontag aveva capito che queste fantasie servono a distrarci dai guai reali – di Siegmund Ginzberg
L’altro Tarzan. Prima di diventare l’uomo scimmia al cinema, Johnny Weissmuller era un nuotatore: il primo a scendere sotto il minuto nei 100 metri – di Valentina Fortichiari
I bravi presentatori. Da Mike e Corrado a Carlo Conti e Amadeus, passando da Santoro e Fazio. Sventagliata sui conduttori d’Italia – di Andrea Minuz
Nuovo Cinema Mancuso. I film della settimana, le serie del momento e i dietro le quinte raccontati da Mariarosa Mancuso