Contro la shoah culturale un appello affinché l'Unesco dichiari Israele patrimonio dell'umanità
L’Unesco ha definito Israele una “potenza occupante” a Gerusalemme e ha poi assegnato all’islam e ai palestinesi la sovranità della tomba dei patriarchi a Hebron, dove sono seppelliti Isacco, Giacobbe e alcune delle loro mogli, negando i legami con la tradizione ebraica di quello che è considerato il secondo luogo più sacro dell’ebraismo. Per questo e non solo per questo dobbiamo dire chiaramente no a questa shoah culturale contro lo stato ebraico. Per questo e non solo per questo sarebbe opportuno che i ministri di questo governo, i loro collaboratori, e i grandi intellettuali italiani mostrassero gli attributi davvero, firmando lo stesso appello che nel 1974, un anno dopo la guerra del Kippur, scelsero di sottoscrivere alcuni pezzi grossi della cultura italiana. "L’Unesco è un organismo delle Nazioni Unite che ha per compito quello di difendere l’educazione, la scienza, e la cultura. Quanto è avvenuto rappresenta una perversione: uno stravolgimento del suo ruolo. I sottoscritti rifiutano di collaborare a questo organismo sino a che non abbia provato nuovamente, nei riguardi di Israele di essere fedele ai propri fini”. Per aderire scrivete a [email protected]
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