Massimo Bordin, una passione unica
Sette anni di Bordin Line raccolti in un libro in edicola con il Foglio
Per sette anni esatti — dal 3 aprile 2012 al 2 aprile 2019 – Massimo Bordin, scomparso a Roma il 17 aprile 2019, s'è presentato all'appuntamento quotidiano con i lettori del Foglio. La sua Bordin Line era un appunto o un commento eterodosso alla cronaca politica e giudiziaria, dove si manifestava sempre un chiaro punto di vista: a suo modo intransigente, ma senza pregiudizi. Era una breve nota sul fatto del giorno o su un episodio secondario, che però nella trama della rubrica acquisiva un rilievo sconosciuto e, sembrava ogni volta, imprescindibile. Era pure, qua e là, una polemica anche ad personam, un duello a distanza condotto col ritmo dei Duellanti conradiani. Era soprattutto, per dirla con le parole di Giuliano Ferrara, "un modo di pensare, come la rassegna stampa, musica da camera senza violini, un tocco di pianoforte, una mano sbattuta sul tavolo, il fruscio di una notizia appartata tra le pagine scricchiolanti e cenciose in un giornale letto di primissima mattina, e molti fiati, mai una trombonata".