La copertina del Foglio Review raccontata da Erica Borgato

Gaia Montanaro

L'illustratrice che l'ha disegnata ci presenta "Cercami le mani", la cover del nuovo numero del magazine del Foglio, in edicola da sabato 29 settembre

È sul concetto di insieme che ha lavorato Erica Borgato per la cover del prossimo numero della Review, in edicola da sabato 28 ottobre. Un insieme fatto di mani che si cercano, di abbracci e di case come luoghi dell’anima. Elementi che tendono a connettersi, a trovare un legame – affettivo e concreto – che è poi il fil rouge più significativo dello stare ed essere insieme.

 

Qual è stato il processo creativo che l’ha portata a illustrare la cover del Foglio Review, “Cercami le mani”?

C’è una prima fase in cui metto nel piatto tutto ciò che mi dice la parola insieme: i vari significati che può avere, le varie declinazioni e suggestioni che mi vengono in mente. Da qui comincio a fare un po’ di ordine e scremare, facendo le prime bozze e creando i primi personaggi, i primi concetti. Per arrivare all’immagine finale, che è un intreccio di tutti questi elementi, solitamente parto da una griglia e comincio ad inserire le varie parti. Pian piano le collego tra loro, modificando o aggiungendo dettagli e una volta soddisfatta della composizione passo alla scelta dei colori: tre quarti dei colori molto sgargianti che si accostano bene assieme.

 

Dal punto di vista compositivo, come si è orientata per organizzare lo spazio e le varie declinazioni visive del tema?

La creazione della composizione viene man mano, facendola: aggiungendo elementi, spostandone altri. Posso dire che sono partita dal dividere il foglio in quadrati, decidere dove andavano inserite le varie lettere (che formano la parola together) e pian piano posizionato e adattato gli elementi che avevo creato separatamente. Tra questi: l’'elemento centrale, le due braccia che si intrecciano e finiscono con una mano sopra l'altra, che ricorda il concetto di squadra, l'importanza del lavoro di gruppo e della cooperazione. Lo stare insieme ed avere e dare un supporto. Poi le case che si danno la mano e le strade che si intrecciano e collegano, diventano simbolo di uno stare insieme più ampio, rappresentano l'idea di coesione e unità all'interno della comunità. E infine le persone che si abbracciano, quindi uno stare insieme più familiare, sottolineando la forza e l'importanza dei legami affettivi. 

 

Cosa significa per lei l’essere insieme e qual è il suo valore?

Lo stare insieme è condivisione, è supporto reciproco, simboleggia la connessione tra le persone, mettendo in risalto i legami all'interno di una comunità, di un gruppo o di una famiglia, rafforzando l'importanza delle relazioni e promuovendo la collaborazione tra gli individui.

 

Per le sue illustrazioni, si ispira a esperienze o suggestioni tratte dalla sua vita quotidiana e personale?

Si certo, assolutamente, anzi è quasi impossibile il contrario per me. Mi trovo spesso a partire da vissuti personali, a volte anche in maniera non del tutto consapevole.

 

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