Apre al Municipio 3 di Milano un altro centro per il recupero degli alimenti. Parole d'ordine: solidarietà e sostenibilità. "Si deve produrre cibo anche pensando all’ambiente e lo spreco diventa inaccettabile", dice Laura Ferrari, presidente del Gruppo Alimentazione di Assolombarda
Il primo è stato inaugurato al Municipio 9. Durante la fase più critica del lockdown il numero dei punti di aiuto era arrivato a 10-11 sparsi per la città per essere il più vicino possibile alle persone in difficoltà. E ora ecco il secondo hub, questa volta al Municipio 3 nel cuore di Città Studi. Tutti sorti con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare, priorità della Food Policy, la politica alimentare della città, eredità di Expo 2015, strumento di supporto al governo della città promosso in sinergia dal comune di Milano e Fondazione Cariplo. Per tradurre in azioni concrete le buone idee, nel 2016 il comune, Assolombarda e Politecnico hanno condiviso il protocollo di intesa “ZeroSprechi” con l’obiettivo di innovare le modalità di recupero degli alimenti da destinare agli indigenti, progettando e sperimentando un modello di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari basato su reti locali di quartiere. “Food Policy ci permette di mantenere vivi quei rapporti che sono un pezzo del sistema della nostra città e che nel sistema alimentare fanno un grandissimo lavoro – spiega Anna Scavuzzo, vicesindaco con delega alla Food Policy – Il progetto pilota del primo hub funziona perciò ha bisogno di avere tante sorelle e fratelli. Ai soci storici si aggiungono Bcc, Avis e l’Associazione Banco alimentare della Lombardia “Danilo Fossati”.
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