Se c’è un settore che per definizione è sinonimo di assembramento questo è rappresentato dalle fiere. Non c’è da stupirsi se durante il lockdown questi eventi sono stati completamente sospesi in tutto il mondo per poi ripartire solo in parte dopo l’estate. Chi non ricorda il sofferto stop al Salone del Mobile di Milano – la tradizionale manifestazione internazionale che si tiene ogni anno ad aprile – prima rinviato a giugno e poi cancellato quando il quadro sanitario era diventato allarmante? Ebbene, nella ripartenza qualcosa si muove, ma non dappertutto. In Germania, per esempio, le manifestazioni “fisiche” sono state sospese fino alla primavera del 2021 mentre si svolgono in presenza solo meeting programmati tra le imprese e i loro clienti, ma soprattutto si punta alle fiere digitali. Queste ultime consentono di fare girare il business senza rischio anche se, come è scritto sul sito della Camera di Commercio italiana per la Germania, la fiera “in presenza” rimarrà il prodotto principale anche in futuro perché la fiera virtuale è solo una soluzione di emergenza considerando che i partner commerciali cercano l’incontro di persona e “l’esperienza tattile di una visita” restano insostituibili.
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