La proposta di tregua, con sguardo al Recovery Fund, da parte del leghista Alessandro Morelli e l'apertura di Beppe Sala "è il momento della collaborazione". Il Pd non ci crede, ma la politica non dovrebbe giocare d'azzardo in questa fase
La politica non dovrebbe essere un gioco d’azzardo, mai. Tanto più in giorni come questi, vissuti sul filo della paura, della curva che sale, degli allarmi dei Pronto soccorso pieni. E dall’altra parte sul baratro di un’altra angoscia, quella delle attività che chiudono, del lavoro che soffoca. Il braccio di ferro, e peggio ancora se fosse uno scarica barile, tra il sindaco (e il presidente della Regione, appena un passo indietro), e il ministro della Salute (e il consigliere speciale del premier) sul possibile lockdown della città (che è una cosa diversa anche dalla “zona rossa”: Walter Ruggeri dovrebbe stare attento alle parole che usa) è un rischio che si dovrebbe evitare di correre. La politica non dovrebbe essere un gioco d’azzardo, anche se inevitabilmente in situazioni e decisioni come queste entrano anche la misura del consenso, i cittadini e gli elettorati a cui rispondere, le critiche da schivare. La politica non dovrebbe essere un gioco d’azzardo, eppure a volte si trasforma in un susseguirsi di posizioni, e dichiarazioni, di bicchieri che sembrano pieni e invece sono mezzi vuoti.
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