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Dell'Orto, padrone vecchio stile che fa regali agli operai
“Papà non è che ci abbia pensato su molto. E’ venuto da me e mio fratello e ci ha detto che si era fatto un regalo – spiega al Foglio Andrea Dell’Orto – Ci ha spiegato che aveva donato 400 euro a ciascuno dei dipendenti”. In epoca di Covid c’è un posto in Brianza dove “la gente vuole venire a lavorare”
Un gesto d’altri tempi: regalare dei soldi ai propri collaboratori nel giorno del proprio compleanno. Del resto Giuseppe Dell’Orto, seconda generazione dell’industria brianzola (leggendaria per chiunque abbia mai avuto un motorino) che produce carburatori e ricambi per il settore motociclistico e automotive, è un imprenditore di 80 anni. Lo stile non ha età, ma forse sì. La cosa che nessuno aveva previsto è che quel gesto, così radicato nell’etica di un tempo, sarebbe diventato la notizia più virale della Monza e Brianza che resiste in tempi durissimi, con la produzione che sta fronteggiando la seconda ondata dopo che la prima ha sommerso uno dei siti produttivi più importanti del paese. L’articolo del Giorno, postato dal figlio Andrea Dell’Orto – vicepresidente di Assolombarda – sta performando in termini di visualizzazioni a livello dei big: quasi 600 mila in tre giorni, con centinaia di commenti sulla piattaforma Linkedin. E così il gesto nobile (ma non nuovo) di un imprenditore diventa una filosofia anti Covid.
“Papà non è che ci abbia pensato su molto. E’ venuto da me e mio fratello e ci ha detto che si era fatto un regalo – spiega al Foglio Andrea Dell’Orto – Ci ha spiegato che aveva donato 400 euro a ciascuno dei dipendenti”. Che sono 370. Più che un regalo, un insegnamento: “Non voglio fare confronti con altri modelli di gestione aziendale, ma quello che posso dire è che in un momento così difficile il fatto che i dipendenti possano sapere con certezza che la famiglia non antepone il proprio profitto al bene dell’azienda e quindi dei lavoratori, dà molta sicurezza. E alza tantissimo il livello di resilienza”. Resilienza, concetto chiave. E non è semplice, in un settore automotive che sta registrando un -30 per cento di immatricolazioni sull’anno. “Anche con i sindacati non abbiamo mai avuto problemi: i legami che abbiamo sono saldi”. Così, in epoca di Covid c’è un posto in Brianza dove “non c’è assenteismo, nessuno vuole rimanere a casa e non facciamo smartworking. La gente vuole venire a lavorare”. Potere d’un gesto.