I medici di famiglia lavorano in silenzio, spesso sminuiti dalle istituzioni e lasciati soli con i positivi attaccati al telefono. A marzo senza mascherine, oggi col vaccino antinfluenzale contingentato. Parla il dottor Gianluigi Spata
Il processo di beatificazione (riconosciuto opportunamente con l’Ambrogino d’oro a medici e infermieri degli ospedali Covid), passa lontano dalle trincee dei loro ambulatori. I medici di famiglia lavorano in silenzio, lontano dalle telecamere, spesso sminuiti dalle istituzioni e lasciati soli con l’esercito dei positivi attaccati al telefono. A marzo senza mascherine, oggi col vaccino antinfluenzale contingentato. Già, il vaccino antinfluenzale: è successo che un signore di 92 anni, tale Silvio Garattini – noto alle cronache per aver fondato l’Istituto Mario Negri e per essere uno scienziato di fama internazionale, ma che non ha voluto saltare la fila – si sia visto costretto giorni fa a denunciare che in Lombardia vaccini non ce ne sono, nemmeno per chi ne avrebbe diritto per legge.
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