La voce di Carlo Orsi, antiquario extraordinaire e neo presidente della Amici di Brera onlus, arriva con la consueta, pacata chiarezza attraverso il telefono, media prediletto di chi considera Zoom una violazione del diritto alla privacy, ovvero di farsi una chiacchierata di prima mattina senza essere costretto a mettersi in ghingheri e poi finire per riprendersi con la telecamera da sotto in su. “Concordo. In questo momento Milano è una città morta, e questa è la seconda caduta in disgrazia in trent’anni dopo la lunga stagione di Tangentopoli. Ma sono certo che sarà in grado di recuperare anche stavolta, sebbene i valori di oggi siano molto diversi rispetto a quelli di allora”.
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