Il rimpasto in Regione è cosa fatta, salvo intese sui dettagli, e a prima vista coincide con l’ammissione di una débâcle da parte della maggioranza a trazione leghista ma con settori chiave (Sanità, sviluppo economico) in mano a Forza Italia. E il cambio al Welfare, con il rientro di una big dell’ex berlusconismo trionfante, potrebbe essere letto come una ripresa d’iniziativa del riformismo moderato del Cavaliere d’antan. Ma in politica di vittorie nette e certe non ce ne sono. Soprattutto se quel che appare non è, o non è del tutto.
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