La bacchetta magica, come la siringa magica del vaccino, non ce l’ha nessuno. Nemmeno Letizia Moratti, col suo aplomb manageriale, la sua eleganza un po’ algida da gran lady dell’élite imprenditoriale milanese, il suo curriculum di civil servant. Non basterà il suo impegno, se ci sarà, a ridare tutto d’un tratto brillantezza ed efficienza a una città, a una regione, in sofferenza nella bufera della pandemia. Ci vorrà tempo perché Milano torni “bella da vivere”, come nello slogan che l’ex sindaco lanciò molti anni fa, quando il sogno di Expo era nato a partire proprio dal suo personale impegno. Suo, col sostegno silenzioso e forte di Gian Marco.
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