Circa 90 foto per testimoniare e 115 pagine di ricerca certosina per scoprire quel che è stato. Immagini di luoghi, di persone, della storia terribile passata anche per Milano. Che non tutti conoscono. È I luoghi della memoria ebraica di Milano, di Francesca Costantini (Mimesis Edizioni), primo volume della collana “Topografia della memoria” che grazie alla collaborazione con il Cedec (Centro di documentazione ebraica contemporanea) ha avuto accesso a importanti documenti e testimonianze. C’è la scuola di via Eupili, nata per dare un’istruzione a tutti gli studenti ebrei ai quali le leggi razziali avevano proibito di andare a lezione. Ci sono la Mensa dei bambini di via Guicciardini e la Condotta medica di via Panfilo Castaldi, create per gli ebrei sfollati che arrivavano dalla Germania e dall’Austria. San Vittore, la Sinagoga, il lavoro coatto a Niguarda e alla Scalo Farini, il Cimitero ebraico, le Case minime, via Unione 5. E c’è infine il Binario 21, dove sorge oggi il Memoriale della Shoah. Da lì, sui treni utilizzati per le merci e il bestiame, partirono i convogli diretti ai campi di concentramento e di sterminio: Auschwitz, Bergen-Belsen, Mauthausen, Fossoli.
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